di Benedetto Marinangeli
Rinviato l’inizio del campionato di serie C. Lo ha deciso la Lega con questo comunicato. «Alla luce dell’elevato numero di procedimenti a tutt’oggi pendenti dinanzi alla Giustizia Sportiva il cui esito influisce inevitabilmente su questa Lega -si legge- oltre allo scenario a dir poco incerto in ordine alle società che andranno ad integrare l’organico del Campionato Serie C, Lega Pro è costretta a prendere atto della impossibilità di procedere alla presentazione dei calendari per la data del 7 agosto originariamente stabilita. Ciò premesso, il Consiglio Direttivo della Lega Pro, convocato per il giorno 6 agosto 2018, delibererà in merito alla nuova data per la presentazione dei calendari del Campionato Serie C stagione sportiva 2018/2019 (indicativamente quella del 22 agosto 2018), ai gironi e, svolte le più opportune valutazioni in ordine allo scenario federale e alla conseguenze che a cascata si riversano sulla Lega Pro, delibererà le iniziative da intraprendere in ordine all’inizio del Campionato Serie C 2018/2019».
Una decisione che era nell’aria e che va a scombinare i piani di lavoro di tutte le società. Sicuramente i massimi vertici del calcio e della C devono fare un profondo esame di coscienza. Necessaria la riforma dei campionati e non più proponibile in C il format delle sessanta squadre.
Su “TuttoC” è intervenuto il presidente di Lega Gabriele Gravina. «Lunedì -dice- il Consiglio direttivo deciderà la nuova data in cui stilare i calendari che probabilmente sarà il 22 agosto. E ci sarà anche una riflessione sulla data di inizio del campionato che, probabilmente, slitterà a settembre. Ancora una volta, purtroppo, siamo costretti a subire una serie di negatività esterne dovute all’applicazione di norme che mostrano come una riforma del sistema sia indifferibile».
Sul fatto che al 1 agosto non si conoscano ancora le squadre che disputeranno il campionato questo è il Gravina pensiero. «Queste sono le anomalie che bisogna affrontare con molta attenzione e alle quali bisogna porre rimedio. Non si può ogni anno continuare in questo modo, servono certezze».
Altro argomento trattato è quello delle seconde squadre di serie A e degli accordi tra club della massima serie e di C. «Il progetto sulle seconde squadre -afferma Gravina- era e resta importante ma non siamo stati bravi a tutelarlo nella maniera giusta e con le giuste tempistiche. L’abbiamo sminuito e oggi è poco credibile per chi vuole investire in questo settore. Per questo molti si stanno indirizzando verso la multiproprietà, velata ma neanche troppo: una pratica che abbiamo sempre condannato».
Senza dimenticare la questione delle dieci società con la fideiussione targata Finworld. «Siamo attenti al problema che, però, è di natura federale. – è sempre Gabriele Gravina che parla- Credo proprio che saranno da sostituire ma stiamo aspettando che la Federazione comunichi quali saranno le sanzioni per chi non lo farà».
Il presidente della Lega di C chiude così la sua intervista.«Questo è uno showdown, una resa dei conti. Siamo arrivati al punto in cui tutti hanno capito gli alert che abbiamo lanciato a lungo: si è finalmente capito che non dicevamo delle stupidaggini su determinate questioni ma che eravamo stati lungimiranti, grazie al fatto che conoscevamo questo mondo. Lo slittamento di calendari e, probabilmente, campionati, va in questa direzione. Pur potendo iniziare il 26, abbiamo chiesto un atto di riflessione ulteriore per tutti, lanciando un messaggio: vogliamo partire con qualità e certezze conclude Gabriele Gravina- non con X e Y».
MERCATO – E’ sempre più concreta la voce che vuole Andrea Russotto, 30 anni, ex Catania e con un pedegree di spessore, vicino alla Samb. Il suo contratto è scaduto il 30 giugno e potrebbe essere un rinforzo di indubbie qualità ed esperienza per mister Magi. Tutti i siti specializzati di mercato danno questa operazione a buon punto.
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