di Claudio Romanucci
A fine partita il direttore generale Gianni Lovato non nasconde le difficoltà palesate dai bianconeri: «I segnali avuti in ritiro non erano questi. Mi riferisco all’atteggiamento: eravamo troppo timorosi. Al Del Duca ci vuole la personalità che oggi è mancata. E’ stata la prima partita dell’anno, il primo passo del nostro cammino. Non avevamo mai fatto test importanti ma onestamente non ci aspettavamo una partita così. Ci serve per capire ulteriormente i nostri punti critici e dove intervenire. Pulcinelli è dovuto andare via subito: porto i suoi ringraziamenti al pubblico che è stato comprensivo. Sapremo ricambiare affetto e fiducia attrezzandoci a fare meglio. Il nostro mercato non è finito. Cessioni? Abbiamo trovato la squadra a tutti, ora chi rimane rischia di non giocare mai. Campo mal messo? Ci vorranno 20 giorni o un mese per recuperarlo».
Negativamente sorpreso anche il tecnico Vincenzo Vivarini: «Prova e risultato inaspettati. Avevamo lavorato su concetti diversi da quelli che abbiamo visto oggi. Abbiamo bisogno di entusiasmo e riportare la serenità in certi giocatori ma abbiamo peggiorato questo aspetto. La partita ci farà ragionare meglio. I 31 giocatori sono un problema. Il mercato chiude il 17 agosto: l’Ascoli deve essere competitiva per l’inizio del campionato. Oggi avevamo il terrore, non riuscivamo a giocare una palla, perdevamo le seconde. Un po’ è normale, ci vuole il tempo. Mi dispiace per il risultato, dovevamo fare quanto preparato nelle passate due settimane». Sui nuovi arrivi Vivarini parla di «giocatori di fisicità, rapidi nel breve. Anche Zeblì ha queste caratteristiche».
In tribuna presenti il patron Massimo Pulcinelli assieme ai suoi familiari e ai dirigenti del gruppo Bricofer, il presidente Giuliano Tosti e i soci di minoranza.
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