di Bruno Ferretti
Il vero problema del calcio italiano non è tanto di natura tecnica (campionati e calciatori di livello inferiore agli altri campionati europei, una Nazionale che dopo 60 anni, dal 1958, trascorsi sempre da protagonista, non si qualifica per i Mondiali, dai settori giovanili non emergono più talenti, ecc.). Il vero, enorme, problema è la mancanza di dirigenti che conoscano il calcio, abbiano idee chiare e sappiano come agire. Ci riferiamo ai dirigenti nazionali di Coni, Federcalcio (ancora commissariato), Leghe (serie A, B, C, Dilettanti). E possiamo aggiungere nella lista i dirigenti Aia (arbitri) e, perché no, pure quelli dell’Assocalciatori (Aic). Un capitolo a parte ci vorrebbe per i vari organismi della giustizia sportiva che spesso adotta provvedimenti sconcertanti perché diversi dai precedenti… analoghi.
La lunga premessa per dire che il campionato di Serie B a 19 squadre è una chiara violazione delle norme che regolano i campionati professionisti. Si è già disputata la prima giornata, ma ci sono ben 7 ricorsi fa esaminare che – se accolti- cambierebbero tutto. Venerdì 7 settembre sarà il giorno dei verdetti quando si sarà già disputata la seconda giornata. Se i ricorsi di Catania, Novara, Siena, Entella e Pro Vercelli saranno accolti (tutti o quasi) dal Comitato di garanzia del Coni, presieduto da Frattini, ex ministro di Forza Italia, esiste ancora la possibilità di un campionato di B a 22, o addirittura a 24 squadre.
Aldo Ammazzalorso
Proprio come accadde nella stagione 2003-2004, l’unica disputata a 24 perché i ricorsi di alcune società furono accolti. Furono promosse in A Palermo, Cagliari, Livorno, Messina, Atalanta e Fiorentina (quest’ultima ebbe la meglio sul Perugia nel doppio spareggio). Retrocessero in C Pescara, Avellino, Como e il Bari che perse i playout col Venezia. L’Ascoli chiuse all’11° posto con 60 punti. L’allenatore era Ammazzalorso, subentrato a Dominissini alla 13esima giornata di andata. Se dovesse accadere questo, la Lega dovrà riscrivere il calendario (compresi anticipi, posticipi e turni di riposo). I risultati delle partite disputate (come Ascoli-Cosenza 1-1) ovviamente, resteranno convalidati. Ma che campionato rischia di diventare?
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