di Bruno Ferretti
Diciotto anni dopo quel giorno maledetto, l’Ascoli domenica sera tornerà al “Renato Curi” dove visse uno dei pomeriggi più amari (e dolorosi) dei suoi 120 anni di storia. Quell’11 giugno 2000 sul neutro di Perugia di affrontarono in un inedito derby Ascoli e Ancona, accese rivali. Era la finalissima playoff e la vincente avrebbe seguito in B il Crotone primo classificato.
Eddy Baggio nella sala stampa del “Del Duca”
In caso di parità, anche dopo supplementari e rigori sarebbe stata promossa la squadra meglio classificata in campionato, cioè l’Ancona (seconda) rispetto all’Ascoli (terzo). I bianconeri, insomma, per salire di categoria avevano una sola possibilità: battere l’Ancona, mentre ai dorici di Brini (ex portiere dell’Ascoli fra gli ultimi anni ’70 e i primi ’80) bastava anche un pareggio. Insomma, una partita memorabile dove la rivalità calcistica del derby si univa all’importanza della posta in palio: la promozione in B. Sugli spalti circa 6.000 tifosi del Picchio, circa 2.000 dall’altra. Partita tesa, giocata sul filo della tensione e con il cuore che batteva forte.
Zero gol nel primo tempo, zero nella ripresa. Al minuto 111 (primo supplementare), sugli sviluppi di un angolo, Eddy Baggio, un ex, fulmina Storari e l’Ascoli si sente promosso. Esplodono i tifosi bianconeri. Sembra fatta anche perché l’Ancona nei minuti conclusivi perde il suo attaccante migliore, La Grotteria (espulso). Ma la beffa è dietro l’angolo. Al 118° e 30 secondi il nuovo entrato Ventura, con un tiro dal limite, trova l’angolo basso alla sinistra di Di Bitonto che non ci arriva. Finisce 1-1: Ancona promosso in B. L’Ascoli ci tornerà trionfalmente due stagioni dopo nel 2002.
Tifosi bianconeri a Chiavari per Entella-Ascoli, ultima trasferta della passata stagione
Dopo quella volta, i bianconeri sono tornati diverse volte al “Curi” per affrontare il Perugia in campionato, raccogliendo ogni tipo di risultato, ma il ricordo di quella finale è rimasto sempre vivo fra i tifosi rinnovando la delusione. Domenica ci proverà il nuovo Ascoli ad allontanare quel triste ricordo con un risultato che possa far salire in classifica la nuova squadra di Tosti e Vivarini. Al “Curi”, dunque, con fiducia per superare il primo esame trasferta.
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