Il Canadair mentre si sta avvicinando all’abitato di Gimigliano per poi svuotare il suo carico sull’incendio
La furia dell’incendio si è placata, ma le fiamme continuano a levarsi anche se, per fortuna, non con la stessa intensità di ieri quando è scoppiato l’allarme. Continua dunque a bruciare la zona sopra al torrente Chiaro, compresa tra Venagrande e Venarotta, a pochissimi chilometri da Ascoli. I Vigili del fuoco, come sempre accade in casi del genere, hanno continuato a monitorare l’incendio anche nel corso della notte.
Foto di archivio
Le squadre dei pompieri ascolani si sono alternate, e stamattina è tornato in azione anche l’elicottero della Regione Marche, che ha base a Cingoli (Macerata) e che è stato nuovamente chiamato per sorvolare gli ultimi focolai rilasciando acqua e liquido ritardante. Da terra, dove vengono coordinate le operazioni, è praticamente impossibile intervenire in questa vasta macchia che è inaccessibile anche ai mezzi dei pompieri. Nessuno fortunatamente è rimasto coinvolto, così come non ci sono abitazioni così vicine da essere interessate direttamente dalle fiamme. L’allerta resta però alto, anche se ormai il peggio è alle spalle. Ieri dalla flotta di Roma è intervenuto anche un Canadair, di cui oggi (almeno finora) non c’è stato bisogno. “Sapevamo che alcuni focolai avrebbero ripreso vigore, ma noi stavamo lì” confermano i Vigili del fuoco di Ascoli che sono sul posto anche per evitare l’avanzamento dell’incendio. L’elevata temperatura e qualche folata di vento non facilitano il compito, ma la situazione è sotto controllo.
Nella giornata di sabato 1 settembre l’incendio è stato definitivamente spento e, quindi, l’intervento ufficialmente chiuso da parte dei Vigili del fuoco di Ascoli.
Collina a fuoco sulle sponde del Chiaro, intervenuto anche un Canadair
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