Sposi e testimoni a piedi nudi:
matrimonio speciale a Smerillo

SUL PARCO della Fessa, dove la loro storia è nata. Alfredo Cortellucci, famoso fotografo naturalista, e Beatrice Rutkowski, ballerina ed artista, hanno deciso di scambiarsi il loro sì
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Estate tempo di matrimoni. Per Smerillo, piccolo centro in provincia di Fermo a due passi dal confine col Piceno, anche un matrimonio è occasione di un contatto vero con la natura. Occasione raccolta dai giovanissimi sposi Alfredo Cortellucci, famoso fotografo naturalista, e Beatrice Rutkowski, ballerina ed artista, che hanno deciso di scambiarsi il loro sì sul parco della Fessa di Smerillo, dove la loro storia è nata, e di farlo a piedi nudi. Un paio d’anni prima, infatti, Alfredo e Beatrice avevano partecipato al laboratorio di Barefoot, la passeggiata a piedi nudi, organizzato con passione da Andrea Bianchi, nell’ambito del Festival Le Parole della Montagna.

Il successo di quel laboratorio e l’esclusività del borgo di Smerillo, adagiato sul crinale roccioso, con un panorama a 360° aperto sulle meraviglie del paesaggio fermano, aveva indotto Andrea Bianchi a fondare proprio a Smerillo, la prima scuola di camminata a piedi nudi del centro Italia, dopo l’esperienza collaudata in Trentino. L’invito era stato prontamente raccolto dal sindaco Antonio Vallesi che aveva realizzato sul prato della Fessa, una palestra di esercitazione per la camminata scalza, realizzando un percorso composto da diversi materiali, dal più morbido al più impegnativo per i piedi nudi, da percorrere con gradualità.

La camminata a piedi nudi permette di percepire chiaramente che ci muoviamo su qualcosa di vivo, che emette forze e vibrazioni; non c’è modo più diretto per sentire le pulsazioni della Terra, che camminare scalzi sul suo terreno naturale. Ciò su cui camminiamo, infatti, non è semplicemente un suolo inerte, ma un complesso sistema, un campo energetico con il quale siamo intimamente connessi e dal quale dipendono la nostra salute e la qualità della nostra vita. Le sensazioni che si percepiscono camminando a piedi nudi sono molteplici e difficili da definire, perché sono leggibili solo in parte su un piano razionale, il resto appartiene all’Invisibile. L’esperienza del camminare a piedi nudi si consuma infatti, ad un livello più profondo.

Gli sposi, memori di quell’esperienza, hanno deciso di vivere un momento così importante della loro storia, proprio a piedi nudi, a contatto con quelle forze della terra che nutrono l’uomo. Prima di varcare l’arco che conduce al parco della Fessa, teatro del loro matrimonio, gli sposi hanno tolto le loro scarpe, si sono simbolicamente spogliati di qualcosa di personale, e sono entrati in un’altra dimensione dove il tempo per un momento si è rivestito di eternità e dove la Natura è stata l’ospite principale. Con loro erano scalzi anche i sei testimoni, sorelle ed amici degli sposi, ed anche qualche invitato che aveva raccolto l’invito a condividere questa esperienza. Un matrimonio pieno di grandi emozioni: un ottimo inizio di vita insieme, in unione con la natura.


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