di Bruno Ferretti
Le dichiarazioni rilasciate da Gianluca Ciccoianni (da 5 anni azionista di minoranza dell’Ascoli) martedì sera durante la trasmissione “TvB Calcio” di “VeraTv” dedicata alla serie B, in particolare all’Ascoli, hanno destato non poca sorpresa fra i tifosi bianconeri, e anche qualche reazione non proprio positiva. Ciccoianni ha detto che lui e il suo amico Giuliano Tosti, neo presidente dopo il cambio di proprietà, fra due o massimo tre anni lasceranno la società. A tutti coloro che hanno ascoltano la trasmissione condotta da Peppe Ercoli, sono tornate in mente le parole di Bellini quando acquistò la società all’asta fallimentare e disse «Terrò l’Ascoli per tre anni e dopo averla risanata la cederò senza un euro di debito». E così ha fatto ma dopo quattro anni, e non tre.
Ciccoianni, cogliendo un po’ tutti di sorpresa, ha ribadito che lui e il presidente Tosti, potrebbero lasciare fra un paio di anni poiché delusi da questo calcio rovinato dagli interessi che non li rappresenta più. Sul suo profilo facebook ha poi scritto: “Un azionista deve andare dietro a metodiche burocratiche che non hanno a che fare con il calcio? Sostenere spese che altre società non fanno? Dare spiegazioni ai genitori dei ragazzi del settore giovanile perché i loro figli non giocano? Mandare questi ragazzi, gratuitamente, in altre società? Affrontare un campionato senza sapere quante trasferte ci sono? E’ un allarmismo senza senso di qualcuno che, non avendo niente da fare, crea ad arte”.
Insomma, si ripeterà quanto accaduto con Bellini, cioè una presidenza a tempo determinato? Dopo l’addio di Bellini, la nuova proprietà dell’Ascoli è stata accolta con grande favore dal popolo bianconero: Massimo Pulcinelli della Bricofer maggiore azionista, Giuliano Tosti presidente, Gianluca Ciccoianni azionista, Andrea Leo amministratore delegato, Gianni Lovato direttore generale, Antonio Tesoro direttore sportivo.
Sempre a “VeraTv”, rispondendo alle domande degli altri ospiti, Ciccoianni ha un po’ corretto il tiro dicendo che la sua è soltanto un’ipotesi da valutare. I toni si sono abbassati e in studio si è ripreso a parlare del campionato, della falsa partenza dell’Ascoli, della necessità di migliorare. Oggi molti si aspettavano un intervento del presidente Tosti, chiamato più volte in causa da Ciccoianni (i due sono legati da antica e consolidata amicizia). La risposta non c’è stata, e probabilmente non ci sarà. Tosti non ama parlare, tanto meno polemizzare. Il silenzio si può interpretare in modi diversi, ma noi riteniamo che Tosti abbia agito nella maniera migliore per non creare un caso che farebbe solo danno all’Ascoli. Adesso c’è altro a cui pensare. E lui, uomo concreto che ama l’Ascoli, sa bene come agire.
Ascoli, Ciccoianni contro il calcio malato «Se continua così, io e Tosti duriamo due anni»
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