«Nessuna versione dei fatti é stata giammai rilasciata ovvero autorizzata dal mio assistito fuori dalle aule di giustizia». E’ la presa di posizione dell’avvocato Emiliano Carnevali, difensore di fiducia dell’anziano di Amandola a cui la Polizia aveva trovato una piantagione di cannabis. «Ciò -continua il penalista- in virtù della circostanza che sono ancora in corso i necessari accertamenti finalizzati a verificare l’effettiva rilevanza penale, o meno, di quanto constatato dalla Polizia Giudiziaria.
Sta di fatto che il mio cliente, persona per bene ed in assoluta buona fede, dedito da anni alla creazione ed alla implementazione di joint venture, ad oggi è shoccato per il clamore suscitato e per le conseguenze connesse alla vicenda non risultando, del resto, in alcun modo possibile parlare di qualsivoglia “equivoco”. Proprio -conclude- al fine di fare quanto prima chiarezza e sulla scia dello spirito di piena collaborazione finora serbato, ci si riserva, sin da ora, di proporre azioni finalizzate ad accertare, nel contraddittorio, la sussistenza dei fatti».
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