Follia di Romano Fenati
che rischia di trasformare in tragedia
il Gran Premio di Misano

MOTOMONDIALE - Il pilota ascolano durante la gara di Moto2 ha avuto delle schermaglie con Stefano Manzi, poi ad un certo punto lo ha affiancato tirando il freno della moto dell'avversario mentre i piloti sfrecciavano a una velocità di 250 chilometri orari. Per lui è scattata immediatamente la bandiera nera ed è stato squalificato per questo Gran Premio e i prossimi due di Aragona e Thailandia, ma c'è chi ipotizza l'esclusione dal Motomondiale 2018 se non addirittura la radiazione
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Il fermo immagine del momento in cui Fenati afferra il freno di Manzi

di Andrea Ferretti

Follia di Romano Fenati sul circuito di Misano dove si correva il Gran Premio della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini. Il pilota ascolano, forse innervosito da una stagione molto deludente e anche dai tempi ottenuti nel prologo di questa gara (al semaforo verde era scattato addirittura dall’ottava fila dopo il 22° crono ottenuto in qualifica), ha commesso un gesto che non era mai stato visto su un circuito del Motomondiale. Ma forse nemmeno sulle piste dove si svolgono gare minori e anche quelle amatoriali. Un gesto che al momento gli è costato la squalifica dalla gara, ma che a questo punto mette a forte repentaglio la sua carriera. Secondo il parere di diversi addetti ai lavori, rimasti senza parole quando in diretta tv hanno visto quello che ha combinato l’ex “FennyFive”, ci sta tutta anche l’esclusione dal Motomondiale 2018. E alcuni hanno perfino ipotizzato la radiazione dal circus delle due ruote. E’ accaduto che, dopo alcune schermaglie con l’altro italiano Stefano Manzi, a un certo punto Fenati lo ha affiancato afferrando il freno della moto dell’avversario. Tutto questo non era uno scherzo, che magari dentro ai box ci sta pure tra colleghi che sono soprattutto dei ragazzi molto giovani, ma quello che è invece avvenuto mentre la velocità delle moto era di circa 250 chilometri orari. Al momento è stato squalificato per i prossimi due Gran Premi di Aragona e di Thailandia. Incredibile poi che Manzi dovrebbe essere il suo prossimo compagno di team nel 2019 nella “Forward MV Agusta”. «Se non lo vedo sto bene lo stesso, il suo gesto si commenta da solo» le parole di Manzi a fine gara.

Fenati durante una premiazione del Coni

A prescindere dal provvedimento disciplinare adottato nei suoi confronti, comunque la si voglia mettere, poteva succedere una tragedia. E a forte repentaglio non è stata messa solo la vita di Manzi, ma anche di altri piloti. Per Fenati si è subito alzata bandiera nera, cioè la squalifica. Ma quello che è accaduto non finisce sicuramente qui. Fenati non è nuovo a “impennate” di questo tipo e, nonostante l’ancor giovanissima età, alle sue spalle si ricorda di un violento litigio con membri dello Sky Racing Team VR46 che pure lo aveva scelto come suo portacolori puntando decisamente sull’ex enfant prodige ascolano. Ma dissidi e continue liti lo portarono al divorzio da un team dove quel VR46 non è una sigla qualunque, ma significa Valentino Rossi. Cioè il mito che aveva creduto e aiutato il giovanissimo talento. Lo stesso mito che, oggi, sarà sicuramente il più addolorato di tutti nel vedere quello che è successo. E, soprattutto, quello che poteva succedere. Romano Fenati deve riflettere, e non poco, su quello che è accaduto.

Dopo sei anni trascorsi in Moto3, in questa sua prima stagione in Moto2 Fenati ha conquistato pochissimi punti, frutto del 7° posto al Gran Premio di Francia e dell’11° al Gran Premio d’Austria. Prima e dopo, ci sono stati il 24° posto in Qatar, il 19° in Argentina, il 16° negli Stati Uniti, il 16° in Germania. Posizioni di retrovia alle quali vanno aggiunti un Gran Premio annullato per maltempo (Gran Bretagna) e ben cinque ritiri: in Spagna, in Catalogna e in Olanda per cadute, al Mugello per problemi fisici e tecnici, a Brno per problemi tecnici. Stagione iniziata male, insomma, proseguita peggio e conclusa con una follia.


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