Ascoli-Lecce, torna una vecchia sfida
davanti a oltre 6.000 spettatori

SERIE B - Prima gara per i 3.500 abbonati del Picchio e quasi 700 i tifosi giallorossi in arrivo dalla Puglia. Una degna cornice a una sfida in passato sempre avvincente. Moduli speculari per Vivarini e Liverani. Ninkovic e Ardemagni pronti a scardinare la difesa ospite. Lanni tra i pali
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Il portiere Lanni durante Ascoli-Parma della passata stagione (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Cinque gol fatti e altrettanti incassati. La matricola Lecce fin qui ha fatto fuoco e fiamme prima pareggiando a Benevento, poi in casa con la Salernitana, raccogliendo molto meno di quello avrebbe potuto. A Benevento il Lecce stava vincendo 0-3 e aveva la partita in pugno ma negli ultimi venti minuti si è sciolto come neve al sole consentendo agli avversari di rimontare fino al 3-3. Una beffa difficile da digerire. Ed è andata più e meno così anche nel turno casalingo successivo contro la Salernitana. La squadra di Liverani è passata due volte in vantaggio e per due volte è stata raggiunta. In entrambe le occasioni, a rendere più amaro il risultato, è stato il gol del pareggio incassato in extremis. E’ un Lecce imprevedibile e temibile che, per quando visto finora, va facilmente a rete, ma poi sciupa tutto. I pugliesi al “Del Duca” saranno seguiti da 689 tifosi, per cui tra abbonati (circa 3.500 il dato finale, ma il numero preciso si conoscerà solo prima della partita) e biglietti acquistati dai tifosi bianconeri, gli spettatori saranno oltre 6.000.

Sul fronte opposto l’Ascoli, dopo il pareggio interno con il Cosenza e la sconfitta a Perugia, cerca la prima vittoria per raggiungere una classifica migliore: un punto in un due partite è poca cosa per la compagine di Vivarini, completamente rinnovata  rispetto al passato campionato e quindi alla ricerca di un’intesa più efficace. Nessuno possiede la bacchetta magica, neppure Vivarini, quindi bisogna dargli tempo per amalgamare la squadra e renderla più competitiva. Il tecnico nelle partite finora disputate (campionato e amichevoli) ha provato diverse soluzione tattiche facendo giocare un po’ tutti gli uomini della sua vasta “rosa”. E tirando le conclusioni, dopo essere partito con il modulo 3-5-2, che non ha dato grossi risultati, sembra intenzionato a passare al 4-3-1-2.

Ninkovic in campo dall’inizio (Foto Edo)

A Ninkovic, Ardemagni e Baldini (o l’ex Beretta) il compito non semplice di scardinare la difesa leccese. A proposito di ex, ci sarà solo il terzino sinistro Calderoni (18 partite nel 2010-2011 in B con mister Castori) perché i tifosi leccesi hanno preteso, e ottenuto, la non convocazione di Chiricò con il quale sono entrati in rotta di collisione.

Nell’Ascoli, viste le non perfette condizioni di Perucchini è assai probabile il ritorno in porta di Lanni. Per tutti gli altri ruoli Vivarini ha solo l’imbarazzo della scelta. Contro il Lecce – in passato fiero avversario di mille battaglie, anche in Serie A – è importante conquistare la prima vittoria della nuova gestione. E allora al “Del Duca” si potrà far festa.

ASCOLI (4-3-1-2): Lanni; Laverone, Brosco, Padella, D’Elia; Frattesi, Casarini, Cavion; Baldini, Ardemagni, Ninkovic. A disposizione: Perucchini, Bacci, De Santis, Valentini, Addae, Kupisz, Quaranta, Parlati, Valeau, Zebli, Ganz, Beretta. Allenatore: Vivarini.

LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Arrigoni, Scavone; Mancosu; Pettinari, Falco, A disposizione: Bleve, Cosenza, Venuti, Lepore, Bovo, Tabanelli, Marino, Hayde, Tsonev, Torromino, La Mantina. Allenatore: Liverani.

Arbitro: Rapuano di Rimini (assistenti Cangiano di Napoli e Schirru di Nichelino, 4° ufficiale Marchetti di Ostia Lido).

Stadio: Del Duca, ore 15.


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