Il Tribunale di Ascoli (Foto Vagnoni)
Era accusato di aver picchiato un gruppo di giovani acquasantani, tra cui due ragazze, fuori dalla Medusa sul lungomare sambenedettese e in spiaggia. Alla fine il giudice Marco Bartoli (pm Donatella di Berardino) ha condannato un buttafuori rumeno alla pena di un anno e mezzo di reclusione. La pena è stata sospesa previo il pagamento immediato del risarcimento ai ragazzi quantificato in diverse migliaia di euro a testa oltre alle spese legali agli avvocati di parte civile (Silvia Morganti). I fatti risalgono all’agosto del 2011 quando i giovani, al termine della serata, finirono per essere picchiati da due buttafuori in servizio nello stabilimento balneare. Secondo l’accusa, anche in base alle testimonianze acquisite dai poliziotti che intervennero all’epoca dei fatti e dalla successive indagine, la rissa scoppiò intorno alle 5,30 al momento della chiusura del locale. Il gruppo di ragazzi, forse attardatosi all’interno della Medusa, fu “invitato” ad uscire con i buttafuori che iniziarono a portare via gli oggetti personali dei clienti buttandoli verso l’uscita. Ne nacque una discussione sfociata poi nel pestaggio all’esterno del locale che non risparmiò nemmeno le ragazze. Tutti finirono al pronto soccorso, compresi i vigilantes che asserirono a loro volta di essere stati aggrediti. Oltre al condannato, erano finiti a processo altri tre addetti alla sicurezza ma sono stati tutti assolti, in un caso anche per avvenuta prescrizione. Uno di loro era stato rinviato a giudizio per favoreggiamento in quanto avrebbe riferito alle forze dell’ordine informazioni false circa l’andamento dei fatti.
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