Autore di pubblicazioni dedicate alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità. Oggi si occupa prevalentemente di riflessioni sul sacro, sulla modernità e sulla visione simbolica della realtà. Massimo Angelini ha pubblicato “L’enigma Garibaldo: Famiglie e comunanze in un villaggio rurale di antico regime” (2012), “Minima ruralia: Semi, agricoltura contadina, ritorno alla terra” (2013), “Participio futuro: Dalla terra alla bellezza per ritornare al simbolo” (2015). Alla libreria Rinascita presenterà però “Ecologia della parola”, mercoledì 19 settembre alle 18,30, con interventi di Lucilio Santoni e Alessandro Pertosa.
Massimo Angelini
«Sulle parole un po’ fingiamo di capirci, tanto poi ciascuno, nel segreto, le declina come vuole oppure, ritenendole sufficientemente chiare e comprensibili, rinuncia a pesarle e si lascia guidare dall’abitudine. -si legge nella presentazione- Retrocedere fino alla loro radice può aiutare a recuperarne un contorno più definito e un significato meno incerto, per lo meno un significato originario, ricavato dopo averle sezionate, sbucciate, liberate dalla patina (o crosta) di significati e valori sedimentati nel tempo. E allora si scopre che dietro il sapere c’è il sale, dietro l’amore le stelle, dietro la cultura l’aratro, dietro il sacro il recinto, e che eterno non significa ciò che non ha inizio né fine, ma qualcosa che sappiamo tutti. Dall’origine di alcune parole di uso comune, alle radici del nostro tempo e della confusione che lo anima: questa è la traccia del libro, che si propone come un abbecedario o una modesta bussola per incoraggiarci a scegliere da che parte stare».
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