Persian Pelican e il tributo
alla cantastorie Rosa Balistreri

SPINETOLI - Dietro al nome anglofono si nasconde il progetto sonoro del cantautore piceno Andrea Pulcini. Il nuovo ep, "Terra matta", arriva a due anni dall'ultimo "Sleeping Beauty" ed è un omaggio sentito alla voce sicula per eccellenza. Uscirà il 21 settembre in free download
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Andrea Pulcini davanti all’immagine della Balistreri

«Il canto popolare è un’espressione profondamente radicata al territorio, poiché custodisce le tradizioni e l’identità di una comunità. Attraverso di esso si può comprendere il nostro passato, le condizioni sociali dei nostri antenati e i loro bisogni legati all’amore, al lavoro ed alle relazioni sociali». Parola di Andrea Pulcini, alias Persian Pelican, cantautore sensibile e poetico tra i più apprezzati del circuito underground. Il suo nome d’arte, come d’altronde la sua musica, potrebbe far pensare ad un performer britannico o americano, ma in realtà il progetto sonoro di Pulcini prende le mosse da Spinetoli, città d’origine da cui è partito un percorso artistico che ha toccato Roma, Barcellona e che ora fa base a Bologna.

La copertina del disco

Dopo i primi due “These cats wear skirts to expiate original sin” (2008) e “How to prevent a cold” (2012), ma soprattutto dopo l’ultimo “Sleeping Beauty” del 2016, Persian torna con un interessante lavoro chiamato “Terra matta”. In questo ep, che uscirà il 21 settembre in free download, il Nostro si mette sulle tracce delle canzoni di Rosa Balistreri (Licata 1927 – Palermo 1990), cantastorie siciliana che ha incarnato in modo autentico la ricchezza di una terra, le sofferenze di un popolo, i soprusi dei potenti, i rapporti tra mafia e politica, la condizione subalterna delle donne. Ella cantava in dialetto, recuperando testi antichi o appartenenti alla tradizione orale con una potenza tale da varcare i confini regionali per rendersi patrimonio della musica mondiale.
Il disco è il risultato di un bando ideato da “10 HeartZ” che consiste in una residenza musicale nei territori marchigiani colpiti dal sisma dell’agosto 2016. E’ stato concepito e registrato all’interno di una yurta dell’Azienda Agricola Scolastici di Macereto (MC) con la collaborazione di Paola Mirabella (voce, percussioni) e Roberto Colella (tecnico del suono). Per scaricarlo si può andare sul sito di Malintenti Dischi.

Lu. Ca.


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