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Locanda del Terzo Settore,
ingresso nel gotha di Slow Food

SPINETOLI - Doppio riconoscimento internazionale per “Centimetro Zero”, il progetto che coniuga impegno sociale, alta cucina e prodotti locali impiegando giovani con disabilità mentali. Grande soddisfazione per l'inserimento nella guida "Osterie d'Italia" e per la partecipazione a "Terra Madre", dodicesima edizione del Salone del Gusto di Torino
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Doppio riconoscimento internazionale per la Locanda del Terzo Settore “Centimetro Zero”, che da 3 anni impiega giovani con disabilità mentali, riuscendo a coniugare impegno sociale, cucina di alta qualità, prodotti locali e prezzi contenuti. Il ristorante, ospitato in un casolare della vallata del Tronto e realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli, è stato inserito per la prima volta nella guida “Osterie d’Italia” edita da Slow Food, la “bibbia” del settore che propone 1.617 locali recensiti in tutta Italia. Completa il riconoscimento, l’invito a partecipare, con uno stand dedicato, a “Terra Madre”, edizione 2018 del Salone del Gusto di Torino in corso di svolgimento fino al 24 settembre.

“Osterie d’Italia, Guida 2019 – Sussidiario del mangiarbere all’italiana” è il titolo della nuova pubblicazione che sarà presentata lunedì 24 settembre a Lingotto Fiere in un incontro che ripercorrerà i 29 anni «di un volume -spiegano gli autori- che non può mancare nella libreria degli appassionati di gastronomia». Nelle sue pagine «un caleidoscopio fatto di tanti piccoli frammenti che uniti sono la migliore immagine possibile di quale sia oggi lo stato della cucina italiana».
«E’ stata davvero una bella sorpresa scoprire che ci avevano inseriti nella guida. -racconta Roberta D’Emidio, responsabile del progetto “Centimetro Zero”- Qualche mese fa avevamo notato in sala un tavolo “atipico”, con clienti che hanno ordinato tutte le portate del menù e assaggiato tutti i nostri vini. Avevamo capito che era una visita a sorpresa tipica di chi sta recensendo un locale, ma non immaginavamo di finire sulla guida di Slow Food. Siamo felici, questo risultato, insieme alle conquiste che compiono i nostri ragazzi in termini di professionalità e autonomia, ci dà la spinta per proseguire nel nostro progetto e migliorarlo ogni giorno di più».
«Quest’anno al Salone del Gusto ci siamo anche noi -commenta Emidio Mandozzi, responsabile della Locanda del Terzo Settore, direttamente dallo stand della città piemontese- ed è una bellissima esperienza. Significa che gli sforzi dei nostri ragazzi e di chi lavora al loro fianco sono stati premiati e che il progetto sociale avviato dal nulla 3 anni fa è riuscito ad emergere anche per la qualità del servizio e della cucina. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione, che ha investito risorse nella sperimentazione di un percorso innovativo di integrazione ed inserimento lavorativo per giovani con disabilità, e che continua a manifestare sempre una particolare attenzione ed una sensibile vicinanza verso la nostra esperienza».

 


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