Al centro il presidente Gino Sabatini con i produttori piceni
Alta qualità a prezzi accessibili. Il Piceno sbanca il “Salone del Gusto” di Torino conquistando palati e consensi. Il successo è testimoniato dal presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, presenti all’evento del Lingotto: «Ho negli occhi le code di visitatori -afferma- che si sono fermati e hanno interagito con i nostri produttori, una presenza di operatori stranieri superiore alle edizioni passate e la soddisfazione dei nostri imprenditori per aver partecipato a un evento strategico per il settore agroalimentare». Il Salone si è chiuso lunedì «dopo cinque giornate intensissime, tre delle quali con il tutto esaurito» prosegue Sabatini.
Le Marche erano presenti con una collettiva, finanziata dalla Regione Marche e dall’ente camerale piceno, che comprendeva 19 aziende: «Non è la prima volta che partecipiamo insieme a eventi legati al food – ha sottolineato la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini – sono convinta che presentarsi a queste iniziative facendo squadra ha un potere enorme per la valorizzazione dei nostri prodotti e del territorio. Alla squadra, per questa edizione, si è unito Slow Food, una presenza che conferma una volta di più la qualità dell’agroalimentare marchigiano in tutti i suoi aspetti».
Gino Sabatini
«Presentarsi insieme e fare rete è il modo migliore per utilizzare le risorse pubbliche – ha aggiunto Sabatini – è anche una sfida, prima di tutto per i produttori, che così superano la logica dei campanili e si possono concentrare sul mercato e su come commercializzare i propri prodotti. È anche una sfida per gli enti pubblici, che aumentando la propria capacità di ascolto delle esigenze dei territori, possono dare quel sostegno atteso soprattutto dalle aziende più piccole, che pur avendo prodotti eccellenti fanno fatica a presentarsi a una platea di acquirenti significativa». Secondo il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, «della produzione agroalimentare delle Marche presente al Lingotto sono stati apprezzati due elementi in particolare: la qualità e l’accessibilità dei prezzi». «Abbiamo una ricchezza immensa che ci permette di competere a livello mondiale – ha aggiunto Casini – che possiamo e dobbiamo sfruttare per promuovere le Marche: ognuno dei prodotti del nostro settore agroalimentare, infatti, è un formidabile attrattore di interessi verso la nostra regione». «Continueremo a fare squadra con la Regione Marche – ha concluso Sabatini – insieme agli eventi fieristici, abbiamo tanti temi che l’agroalimentare ci chiede di affrontare: la tracciabilità e la lotta alla contraffazione per quanto riguarda la difesa delle nostre produzione, la formazione e la digitalizzazione sul fronte della crescita degli imprenditori del settore».
LE AZIENDE PRESENTI
Queste le 19 aziende marchigiane presenti al Lingotto: Agrobiologica Foglini & Amurri (Petritoli – Fermo), Angellozzi Tartuficoltura (Roccafluvione), Anice Verde di Castignano (Castignano), Azienda Agricola Lorenzo (Montemonaco), Azienda Agricola Monte Monaco (Montemonaco), Azienda olivicola biologia Conca d’Oro (Appignano del Tronto), Birrificio dei Castelli (Arcevia – Ancona), Birrificio Le Fate (Comunanza), Cooperativa di comunità dei Sibillini (Montemonaco), Corte Luceoli (Cantiano – Pesaro Urbino), Fattoria Petrini (Monte San Vito – Ancona), Filotei Lino (Pescara di Arquata del Tronto), Il Panaro Food (Urbino), La Cerca Tartufi bio delle Marche (Cagli – Pesaro Urbino), Magna Mater srl Società agricola (Monteprandone), Nerobio Tartufi (Fossombrone – Pesaro Urbino), Rinci (Castelfidardo – Ancona), Serena società agricola (Fermo), Spinosi (Campofilone – Fermo).
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