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Fabrizio Pasquali,
dal “seggiolone” alla scrivania
per restare un big
della pallavolo

VOLLEY - L'ascolano, 51 anni, chiude una carriera internazionale a dir poco prestigiosa e, dopo aver diretto la finale mondiale Polonia-Brasile, inizia la sua nuova avventura come commissario degli arbitri della Serie A italiana
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L’ingresso in campo dei protagonisti della finale Polonia-Brasile guidati dall’arbitro ascolano Fabrizio Pasquali

di Bruno Ferretti

Appende il fischietto al chiodo, lascia il “seggiolone”, scende dalla scala e chiude in maniera celebrativa la sua straordinaria carriera di arbitro internazionale che dura da ben 14 anni. Una carriera che pochi al mondo possono vantare. E, viste le sua capacità, subito la Fipav (Federazione italiana pallavolo) gli affida il ruolo, importantissimo, di commissario degli arbitri della Serie A. Parliamo di Fabrizio Pasquali, ascolano di 51 anni, che è stato il migliore arbitro italiano come dimostrato dalle designazioni più prestigiose a livello mondiale. La Fipav non vuole assolutamente perdere il suo bagagliaio di esperienza.

Una uscita di scena (si fa per dire) del genere non poteva essere più prestigiosa, visto che Pasquali è stato primo arbitro della finale dei Mondiali 2018 che si sono appena conclusi e che hanno visto per la terza volta la Polonia salire sul tetto del mondo. La Federazione internazionale (Fivb) gli ha affidato infatti la finale Polonia-Brasile disputata al Palasport Olimpico di Torino. A coadiuvarlo l’argentino Hernan Gonzalo Casamiquela.

Pasquali in passato aveva diretto, oltre che i più importanti incontri del campionato italiano, anche finali di Coppa del Mondo, World League, Champions League ed Europa League. Nel 2016 gli sarebbe toccata anche la finale olimpica a Rio, in Brasile, se non ci fossero stati di mezzo gli azzurri: dovette “accontentarsi” della finale per il terzo posto. In questa stagione gli è stata affidata anche la direzione, come secondo arbitro, della finale della Volleyball Nations League maschile, lui che quattro anni fa a Milano aveva diretto la finale dei Campionati del Mondo femminili.

Ora si dedicherà al suo nuovo ruolo di “commissario degli arbitri di ruolo A”, un pò come fa l’altro ascolano Emidio Morganti con gli arbitri di calcio di Serie B. «Sono molto felice per la fiducia che la Fivb ha riposto in me – le sue parole – e mi dedicherò al ruolo affidatomi dal consiglio federale. Nella mia carriera ho arbitrato tutto ciò che c’era da arbitrare, quindi va bene così».

Sposato e padre di due figli, ai quali ha inevitabilmente trasmesso la grande passione per la pallavolo, Fabrizio chiude una carriera luminosa e ne apre un’altra destinata a regalargli sicuramente altrettante soddisfazioni. Quanta strada ha percorso da quando arbitrò ad Ascoli la sua prima partita del settore giovanile nella ormai ex palestra della Cartiera Mondadori.


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