Massimo Cacciatori durante una delle “lezioni” che tiene in giro per l’Italia per conto della Federcalcio
di Bruno Ferretti
E’ davvero singolare il destino di Massimo Cacciatori, 67 anni, uno dei migliori portieri italiani degli anni ’70 quando ha vissuto le stagioni più esaltanti della sua lunga carriera con Lazio e Sampdoria in Serie A. Era poco più di un ragazzino quando dalle giovanili dell’allora Del Duca Ascoli fu prelevato dall’Inter (fresca di scudetti, titoli continentali e mondiali) che ne aveva visto le capacità. Pur essendo ascolano doc, Cacciatori non ha avuto mai l’opportunità di difendere la porta dell’Ascoli. In compenso, una novantina di volte ha guidato la squadra dalla panchina fra campionato, Coppa Italia e altre manifestazioni ufficiali come il Torneo Anglo Italiano. Insieme a Carlo Mazzone è l’unico allenatore ad essere stato alla guida dell’Ascoli in tutti e tre i massimi campionati nazionali: Serie A, Serie B e Serie C.
«Questo Ascoli mi convince – dice Cacciatori – ho seguito un paio di partite allo stadio e le altre in tv. Ho visto una squadra in crescita, che sta migliorando il suo gioco. Ritengo che questo possa finalmente regalare soddisfazioni ai tifosi. Rispetto alla squadra dello scorso anno non ci sono paragoni. In questo campionato non vedo squadre molto più forti di altre – prosegue Massimo – si tratta di un campionato piuttosto equilibrato e aperto dove può succedere di tutto. Tornando all’Ascoli, secondo me il terzo gol di Foggia era da evitare. A livello individuale Ardemagni è un attaccante di categoria, una garanzia. Mi piace Ninkovic, un peperino molto attivo, con doti molto interessanti. La prossima partita in casa contro il Carpi di Castori sarà tutt’altro che facile perchè tutti conosciamo la grinta delle sue squadre che non mollano mai. Avrei preferito giocare a Carpi, perchè in trasferta la squadra di Castori sa chiudersi bene e ripartire pericolosamente. L’Ascoli deve stare attento a non farsi risucchiare nella zona pericolosa della classifica. Siamo ancora nella fase iniziale – conclude Cacciatori – e dobbiamo restare sereni. Questa squadra mi da fiducia». Cacciatori da diversi anni lavora nel Settore Tecnico della Federcalcio, a Coverciano e girando l’Italia tenendo conferenze e stage ai nuovi tecnici e “lezioni” ai portieri del futuro.
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