L’ultima di Castori al “Del Duca” lo scorso anno quando allenava il Cesena: finì 2-1 (Foto Perozzi)
di Bruno Ferretti
Sabato prossimo tornerà al “Del Duca” da ex per affrontare l’Ascoli, ovvero la squadra per la quale tifava da bambino e sognava un futuro ricco di soddisfazioni. Andava al “Del Duca” insieme al padre e una volta, a scuola, dedicò il tema di italiano al suo idolo di allora: Renato Campanini, indimenticato bomber bianconero. Ma stavolta non ci sarà tempo nè spazio per i sentimenti: i punti in palio sono tre ed entrambe le squadre vogliono prenderseli perché ne hanno urgente bisogno. Stiamo parlando, ovviamente, di Fabrizio Castori, il tecnico marchigiano (nato a San Severino e residente a Tolentino) che nel recente passato ha allenato l’Ascoli compiendo un’impresa davvero straordinaria quando centrò una salvezza (2010-2011) che a tratti sembrava impossibile. Fabrizio sarebbe rimasto a vita sulla panchina bianconera, ma i risultati negativi del secondo anno gli costarono l’esonero. Albinoleffe-Ascoli (1-0) fu la sua ultima partita nel campionato 2011-2012. Castori, subentrato a Gustinetti, ha allenato l’Ascoli per 45 partite lasciando un ricordo molto positivo ai tifosi che hanno continuato a stimarlo e volergli bene. “Castori uno di noi” è il coro che in ogni occasione gli dedica la curva sud. Siamo sicuri che sarà così anche sabato.
Massimo Silva
I tre punti in palio avranno un valore particolare. L’Ascoli, prima della sosta, ha perso a Foggia e vuole rifarsi ma dovrà fare i conti con il Carpi che sotto la gestione Castori (subentrato a Chezzi) ha collezionato una vittoria, due pareggi e una sola sconfitta risollevando la formazione emiliana che stava precipitando verso il baratro. Nell’ultimo turno il Carpi ha pareggiato con il Cosenza (1-1) ma è stata una beffa per essersi fatto raggiungere proprio nei minuti conclusivi. Non è la prima volta che Castori torna al “Del Duca” da ex. Lo ha già fatto tre volte collezionando una vittoria, un pareggio e una sconfitta. La prima volta fu il 23 dicembre 2012 con il Varese: finì 1-1 con reti di Zaza e Rea. Al termine della partita Castori e Silva (i due allenatori) si recarono sotto la curva sud per salutare i tifosi e furono entrambi applauditi. Una scena veramente da ricordare. La seconda, cinque anni dopo proprio con il Carpi (aprile 2017), quando Castori beffò il “suo” Ascoli vincendo 1-2 in rimonta (reti di Gagliolo e Sabbione dopo il vantaggio di Cacia). La sconfitta è maturata invece nel passato campionato con il Cesena: 2-1 con reti di Mogos e Clemenza dopo il provvisorio pareggio di Fedele.
Per gli amanti della statistica, Fabrizio debuttò sulla panchina dell’Ascoli il 6 novembre 2010 pareggiando 1-1 con il Novara. Sulla panchina opposta c’era un altro ex bianconero, Attilio Tesser. Sabato il tecnico di Tolentino tornerà al “Del Duca” da avversario: cosa proverà quando uscirà dal sottopassaggio per entrare in campo? Sicuramente un tumulto di sentimenti. E i tifosi della Sud lo saluteranno con calore. Poi inizierà la “battaglia” per la conquista dei tre punti, e non ci sarà spazio per altro.
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