Ricostruzione, è tutti contro tutti
M5S e Lega: «Da che parte
stanno i governatori?»
Verducci: «Schiaffo ai territori»

POLITICA - La maggioranza di governo conferma la bontà delle scelte fatte e invita i presidenti di Regione a collaborare. I democratici parlano invece di "un atto di prevaricazione gravissimo"
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«Abbiamo fatto nostre le istanze che giungevano dalle comunità colpite dal terremoto del Centro Italia, da sindaci, presidenti di Regione e cittadini. E stiamo lavorando in commissione per inserirle nel decreto emergenze e sbloccare finalmente la ricostruzione ferma da due anni». Lo affermano i deputati Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle e Tullio Patassini della Lega, cofirmatari degli emendamenti agli articoli del decreto Emergenze che riguardano il sisma del Centro Italia, in discussione in queste ore nelle commissioni congiunte Ambiente e Trasporti alla Camera.

«Abbiamo innanzitutto reso più snella e veloce l’operatività del commissario alla ricostruzione, che dovrà ‘sentire’ i presidenti delle Regioni coinvolte senza la necessità, prevista finora, di un’intesa – riprendono i due deputati -. Una fluidificazione di cui da più parti si sentiva la necessità e che non toglie ai presidenti di Regione la possibilità di rendersi protagonisti del processo attraverso un dialogo costante e costruttivo con il commissario. Apprendere che invece i governatori si ritirano dal confronto e disertano l’incontro previsto in giornata con il commissario ci fa pensare che la loro posizione sia strumentale e sintomatica della non volontà di collaborare con il governo. Confidiamo che cambino idea e diano finalmente un segnale di unità: governo, maggioranza e commissario sono dalla parte di chi vuole che i comuni del cratere ripartano presto e bene e almeno su questo non dovrebbero esserci divisioni».

“Stiamo discutendo in queste ore anche un emendamento che sana le piccole difformità edilizie: parliamo di finestre o altre aperture spostate o chiude decine di anni fa, senza permesso, che oggi diventano un freno alla possibilità di ricostruire questi edifici. Nel Centro Italia abbiamo a che fare con molti borghi antichi, non con centri nati dalla cementificazione indiscriminata, quindi l’emendamento in questione non propone nulla di assimilabile a un condono, tanto che lo sostengono anche le associazioni ambientaliste”, proseguono Terzoni e Patassini.

«Abbiamo poi approvato altri importanti emendamenti che riconoscono, ad esempio, ai tecnici e professionisti incaricati per prestazioni relative a interventi di edilizia privata l’anticipazione del 50% del compenso. Grazie a questo emendamento si dà respiro ai tanti professionisti impegnati sul territorio da mesi senza vedersi corrispondere il compenso dovuto», concludono.

A stretto giro di posta arriva la replica di Francesco Verducci, senatore del Partito Democratico. «Lega e M5S esautorano Regioni e Comuni dal processo decisionale che riguarda la ricostruzione dopo il terribile sisma che ha colpito l’Italia centrale nel 2016 – sottolinea Verducci -. È l’ennesimo schiaffo di Lega e M5S ai territori colpiti. Dopo che per cinque mesi hanno di fatto cancellato dall’agenda politica il tema del terremoto e della ricostruzione, bocciando ripetutamente gli emendamenti per continuare a finanziare strumenti fondamentali a sostegno di imprese, lavoratori, cittadini del cratere, con l’approvazione dell’emendamento di ieri viene compiuto un atto di prevaricazione gravissimo: un vero e proprio atteggiamento punitivo, di sfregio nei confronti di chi, sul territorio, quotidianamente, fronteggia difficoltà enormi e in ogni modo sta provando a rialzarsi».

Ma il Pd resta nel mirino dei Cinque Stelle, che tramite la portavoce Patrizia Terzoni risponde al deputato dem Davide Gariglio che in un intervento aveva fatto riferimento a possibili “furbetti” che approfitterebbero della sanatoria per le piccole difformità edilizie, durante i lavori in commissione alla Camera per la conversione in legge del decreto Emergenze.

«Così il PD definisce i terremotati del Centro Italia durante la discussione in commissione sul nostro emendamento, uguale a quello della Lega, per cercare di superare le piccole difformità che stanno bloccando da due anni la ricostruzione del Centro Italia, cosa tra l’altro fortemente voluta anche dalle 4 Regioni coinvolte, dai Sindaci, dai diversi ordini, ma soprattutto dai cittadini», prosegue il post di Terzoni.

«Definire i terremotati del centro Italia ‘furbetti’ è non solo offensivo per coloro che in pochi secondi hanno perso casa, amici e famigliari, ma anche per i sindaci, in gran parte dello stesso PD, che amministrano questi 138 comuni con enormi difficoltà e che stanno cercando di dare risposte ai propri concittadini! Questo ci conferma che non hanno alcun contatto con la realtà, e che non hanno nemmeno dialogo con i loro esponenti di zona! Ora capisco come è stato possibile questo totale immobilismo durato due anni! Ps: sarebbe ora da capire da che parte stanno i 4 sub Commissari… se da quella dei cittadini o quella del proprio partito», conclude la deputata M5S.


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