Il palazzo di giustizia (foto Vagnoni)
Un noto deejay ascolano è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale aver abbracciato una minorenne stringendola a sé dopo averle poggiato le mani sul seno. Ma in aula, di fronte al collegio presieduto dal giudice Marco Bartoli (Pomponi e Giusti a latere) l’imputato ha negato tutto: «Non ero con lei quella sera, anzi stavo chattando su Facebook. Ero a casa». Il ragazzo, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, ha anche mostrato le schermate delle chat al giudice. Il giovane è accusato anche di aver molestato ed imputato sempre la presunta vittima della violenza tempestandola di messaggi sempre su Facebook con apprezzamenti tendenti ad avere approcci di natura sessuale. E’ anche accusato di aver colpito con un pugno il fratello della giovane. Il processo è stato aggiornato al 14 novembre quando sarà ascoltata un’altra testimone della difesa. A giudizio è finito anche un altro giovane accusato di aver ceduto alla minorenne sostanza stupefacente di tipo marijuana.
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