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«Vogliamo restare qui,
ma la città sia più aggregante»

ASCOLI - Gli studenti dell'associazione universitaria "Atelier_1" denunciano la mancanza di spazi: «Laddove esistono, sono circoli frequentati dai soliti noti e poco disposti ad aprirsi a nuove proposte ed opportunità utili a crescere e rinnovarsi. Eppure le cento torri hanno potenziale».
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In città mancano spazi di aggregazione per i giovani. E i pochi, pochissimi che ci sono, a sono a disposizione di “pochi eletti”, come li definisce l’associazione studentesca “Atelier_1” dell’Università di Camerino. «La nostra associazione, dopo un anno di duro lavoro per poter organizzare piccoli eventi e feste associative nel centro storico cittadino, si vede sempre più ridotta la possibilità di poter attivarsi in tal senso e poter dare un piccolo contributo alla movida necessaria per una città che ambisce a restare giovane ed attiva. -spiegano i ragazzi di “Atelier_1”- Nonostante si sia ricevuta un’ampia disponibilità da parte del gruppo consiliare “Cuore di Ascoli” affinché si potessero trovare delle soluzioni che venissero incontro alle nostre esigenze, si è di nuovo confermata a distanza di mesi dalle ultime difficoltà, l’indisponibilità di luoghi e spazi aggregativi privati e pubblici. Notiamo una città priva di luoghi di aggregazione pubblici che, se esistenti, sono circoli frequentati dai soliti noti e poco disposti ad aprirsi a nuove proposte ed opportunità che li farebbero invece crescere e rinnovarsi».

I ragazzi di “Atelier_1”

Amara constatazione quella dei giovani studenti, che fa il paio con «una città bloccata per normative comunali troppo stringenti che impediscono l’organizzazione di serate nell’ovvio rispetto di tutti i residenti ma anche per il mero disinteresse per il potenziale economico e sociale di una comunità studentesca nel cuore del centro cittadino e l’inesistenza di ampi locali nel centro cittadino. Tutti questi disagi sono ancor più amplificati da quando numerose attività del centro storico hanno dovuto chiudere per i danni degli ultimi eventi sismici».
L’associazione ribadisce di avere da sempre espresso la sua pronta disponibilità al dialogo con tutti i commercianti, i privati e l’amministrazione per poter trovare una soluzione che possa rilanciare Ascoli con il potenziale di una comunità universitaria viva che ha tanto da proporre. «Invitiamo dunque tutti i cittadini a conoscere le nostre iniziative e le finalità per le quali le organizziamo; scriveteci, chiamateci, siamo disponibili per parlare di tutte le proposte che pensiate possano costruire una sinergia comune affinché i giovani che oggi vivono la città, restino qui per proseguire i propri studi e magari un giorno decidano che Ascoli è proprio il luogo dove hanno sempre sognato di vivere».
“Atelier_1” è nata nel 2013 ed ha come finalità l’organizzazione di una rete di relazioni tra le università del piceno ed il territorio allo scopo di incrementare le opportunità culturali, sociali e professionali, mediante il coinvolgimento del capitale umano composto da studenti, ex-studenti e cittadini. Qualche mese fa, ad esempio, l’evento “Fuoriscala” ha visto la partecipazione di più di 400 persone per una serata di “orientamento 2.0” con esposizioni dei lavori risultato della formazione dell’Università ed anche intrattenimento con la partecipazione dei La Rua. Ma non solo, perché ha dato vita a conferenze-evento, workshop, viaggi e momenti aggregativi.


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