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“Pontino” pomo della discordia
Sulla chiusura notturna
passo indietro del sindaco Piunti

SAN BENEDETTO - Presidio dei vigili urbani dalle 8 alle 20, off limits col calare del buio, nuovi fari e videosorveglianza era stato l'annuncio. Poi il dietrofront: prosegue il lunghissimo teatrino
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di Marco Braccetti

Presidio dei Vigili urbani e chiusura dei cancelli: intorno al pontino lungo l’Amministrazione comunale sta imbastendo un “lunghissimo teatrino”. Siamo nel posto dove, a fine ottobre, di notte, avvenne l’accoltellamento di un extracomunitario ad opera di persone tutt’ora ricercate dalle forze dell’ordine. A seguito di quel fattaccio e considerando le numerose segnalazioni dei cittadini (che da anni lamentavano bivacchi molesti e commercio abusivo del pesce in quei paraggi) arrivò l’annuncio del Comune, datato lunedì 29 ottobre. Un comunicato ufficiale parlò di un rafforzamento del presidio della Polizia municipale “con la presenza costante di un agente nella zona del pontino lungo dalle 8 alle 20”. Più nuova illuminazione e videosorveglianza.

Il sindaco Pasqualino Piunti

Agli annunci non sono però seguiti i fatti o, almeno, non nella misura in cui certe roboanti parole potevano far sperare. «Non abbiamo notato questa particolare presidio» affermano in coro residenti e commercianti della zona, lamentandosi perché l’amministrazione comunale, con quell’annuncio, ha creato un’aspettativa, per poi tradirla nei fatti. «Rafforzare i controlli ora ha poco senso – ragiona un negoziante – dopo il clamore generato dall’accoltellamento, i soliti noti che bighellonano nel pontino, passando le ore a bere, se la sono svignata. Il problema sarà tra un paio di settimane. Quando le acque si calmeranno qui si tornerà punto e a capo. I bivacchi, ci tengo a precisarlo, riguardano davvero poche volte le ore notturne. Il problema qui è di giorno, dalle otto del mattino alle otto di sera. Chiudere il pontino di notte servirebbe a poco».

E qui si apre il secondo fronte. L’accoltellamento ha riacceso i fari sulla chiusura notturna che il Comune ha in cantiere ormai da tempo. All’interno della stessa giunta, però, emergono posizioni contrastanti. In primis tra il sindaco Pasqualino Piunti e l’assessore al commercio Filippo Olivieri. «Se la situazione non dovesse normalizzarsi, riprenderemmo subito in considerazione l’ipotesi della chiusura notturna – ha detto Piunti – misura estrema, che sottrarrebbe alla pubblica fruizione un importante collegamento tra due aree della città divise dalla ferrovia, ma che resta sempre un’opzione percorribile».

Se le parole hanno un senso, per Piunti attualmente il progetto-chiusura è finito in soffitta. Mentre il suo assessore, in una dichiarazione d’inizio ottobre, aveva detto l’opposto. Ammettendo di sentirsi in colpa il ritardo con cui procedeva il programma, Olivieri fissava per Natale l’avvio del servizio (affidato ad una ditta di vigilanza privata per 100 euro al mese) indicando addirittura gli orari d’apertura e chiusura. Insomma: poche idee, ma confuse.


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