Vincenzo Vivarini con il suo “secondo” Alessandro Monticciolo
Dopo l’allenamento di rifinitira, a porte chiuse, e dopo aver stilato la lista dei convocati (23), Vivarini si è concesso a microfoni e taccuini a poco più di ventiquattr’ore dalla sfida del “Del Duca” col Padova.
«Sarà una gara dalla quale io e i ragazzi ci aspettiamo delle risposte. Dopo Livorno abbiamo lavorato molto sull’equilibrio per evitare alti e bassi, c’era necessità di mantenere la calma. In questa settimana, invece, il problema è stato inverso perché siamo reduci da due vittorie – dice Vivarini – che vanno a minare l’aspetto mentale della squadra: dobbiamo trovare equilibrio e continuità di prestazioni. Il Padova ha cambiato guida tecnica, stimo Foscarini e sono certo che avrà dato serenità ai suoi giocatori. Starà a noi limitarli. Se le gare con Verona e Benevento sono state simili da un punto di vista tecnico e mentale, tutte le altre hanno mostrato difficoltà diverse. Col Padova, da una parte abbiamo dovuto preparare la partita un pò alla cieca per l’avvicendamento in panchina e dall’altra ci sono i festeggiamenti per il 120° compleanno del club. Quest’ultima è una situazione che può distogliere l’attenzione. Sono contento che i tifosi facciano festa, ma a noi piacerebbe gioire anche a fine gara. Per questo – conlcude il tecnico bianconero – la squadra deve restare concentrata sul campo. Sarà fondamentale la spinta dei tifosi, la nostra arma in più: mi aspetto una prestazione di grande livello».
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