Truffe online in agguato
«Prestate massima attenzione»

IN AUMENTO i casi di phishing, una particolare tipologia di frode realizzata su Internet attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli. L'avvertimento di Elio Core: «Segnalate i tentativi alle autorità come ho fatto io»
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La mail truffa

di Marco Braccetti 

«Io, vittima di una tentata truffa online, raccomando a tutti di prestare la massima attenzione alle mail che arrivano, segnalando alle autorità competenti ogni anomalia». Lo dice forte e chiaro il sambenedettese Elio Core (attuale membro, ed ex presidente, del comitato di quartiere “Porto d’Ascoli Centro”) raccontando cosa gli è accaduto. Al suo indirizzo di posta elettronica privato è arrivata una mail con l’intestazione di Poste Italiane SpA. In sintesi, la comunicazione chiedeva a Core di fornire le proprie coordinate bancarie necessarie per poter accreditare un bonifico da 779 euro. Insospettitosi, poiché non aspettava una somma del genere, si è recato prima all’ufficio postale, poi da Carabinieri: «Da entrambe le parti mi è arrivata la conferma di ciò che già sapevo: si tratta di una vera e propria truffa -afferma Core-. Tra l’altro, non sarei l’unica persona coinvolta: ci sono stati anche altri tentativi, sempre in zona Porto d’Ascoli».

Elio Core

Core sarebbe stato vittima di un caso di “Phishing”. Come spiega il sito istituzionale della Polizia di Stato, si tratta di una particolare tipologia di truffa realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti. Si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli. Attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce, ecc.). Il  messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati. In realtà il sito a cui ci si collega è stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.


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