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Ballarin, abbattuta la tribuna ovest
La “Fossa dei Leoni” sarà un ricordo
Vecchie glorie rossoblù dal sindaco
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SAN BENEDETTO - I tecnici hanno scritto la loro sentenza: «Troppo pericolosa per farla restare in piedi». I lavori, per una spesa di 120.000 euro, dureranno un mese. Il primo cittadino Pasqualino Piunti ha detto che, ultimata la fase d’emergenza legata alla messa in sicurezza dell’area, è disponibile al dialogo con tutte le parti interessate. Lo ha ripetuto anche alla delegazione di storici ex capitanata da Paolo Beni e composta da Franco Catto, Francesco Chimenti Maurizio Simonato e Bruno Ranieri. Qualche tifoso si è già detto pronto ad acquistare, come ricordo, un mattone del vecchio stadio
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di Marco Braccetti

I tecnici hanno scritto la loro sentenza sulla tribuna ovest dell’ex stadio Ballarin: «Troppo pericolosa per farla restare in piedi». Così, dopo i primi interventi di messa in sicurezza già realizzati la scorsa settimana, stamattina sono riprese le operazioni d’abbattimento: indispensabili poiché – stando alle relazioni degli esperti – la struttura era arrivata ad un tale stato di deterioramento da rappresentare rischio per l’incolumità pubblica. Il settore Lavori pubblici ha individuato la ditta affidataria (la “Lupi Vincenzo Srl”) utilizzando la procedura della somma urgenza stante il pericolo rappresentato dalla precarietà della struttura, come certificato dal tecnico appositamente incaricato. La tribuna, infatti, s’affaccia proprio sulla trafficatissima via Morosini (importante asse di collegamento tra Grottammare e San Benedetto) chiusa alla circolazione da alcuni giorni.

Stando a quanto affermato dal sindaco Piunti, i lavori dovevano iniziare già nel pomeriggio di ieri, ma poi si è verificato uno slittamento tecnico: ieri si è iniziato a piazzare le transenne che delimitano ulteriormente la zona-rossa dei lavori e solo nella mattinata odierna uomini e ruspe sono passati all’azione. In mattinata, le operazioni si sono concentrate all’interno dell’ex rettangolo di gioco (oggi ridotto ad un ammasso di erbacce e rovi) con lo smantellamento delle reti divisorie. La spesa prevista è di 120.000 euro e la durata stimata dei lavori è di 30 giorni. Alcuni elementi sono vincolati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti che intende preservare i richiami anni Trenta. Cosa ardua, considerando che nel corso del tempo, quelle porzioni sono state letteralmente inglobate da successivi interventi, oggi considerati pericolanti. Dunque non può essere escluso che vengano abbattute anche parti vincolate. «Se dovesse succedere – fanno sapere i tecnici municipali – i materiali verrebbero salvati per poi essere riassemblati una volta ultimati i lavori». Lavori proseguiranno anche durante l’imminente weekend. Intanto, si pensa a cosa nascerà dopo.

Il sindaco Pasqualino Piunti ha detto che, ultimata la fase d’emergenza legata alla messa in sicurezza dell’area, non esclude alcuna opzione ed è disponibile al dialogo con tutte le parti interessate. Lo ha detto in Municipio, incontrando una delegazione delle vecchie glorie della Samb. Guidata dalla bandiera rossoblù, Paolo Beni, la delegazione era composta da: Franco Catto, Francesco Chimenti Maurizio Simonato e Bruno Ranieri. C’è anche da dire che qualche storico tifoso si è detto pronto ad acquistare (come ricordo) un mattone della vecchia “Fossa dei Leoni”. Il sindaco avrebbe acconsentito, contattato la ditta che si occupa della demolizione, affinché preservi le macerie. Se l’idea dovesse fare proseliti, si potrebbe accumulare una somma, da devolvere poi in beneficenza. Delle operazioni di messa in sicurezza dell’area Ballarin si parlerà martedì prossimo (27 ottobre) durante la commissione consiliare “Lavori pubblici e Ambiente”, convocata dal presidente Marco Curzi per le ore 18. Alla riunione prenderanno parte anche Beni e compagni.


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