Walter Alfredo Novellino al “Del Duca”
di Bruno Ferretti
Sono, tante, tantissime le pagine memorabili scritte a caratteri cubitali nel grande libro della storia dell’Ascoli che qualche settimana fa ha festeggiato il 120° anniversario. Pagine gloriose che raccontano le imprese memorabili della storia bianconera. Una di queste risale esattamente a 36 anni: domenica 28 novembre 1982. Era l’undicesima di andata del campionato 1982-1983 e al “Del Duca” scese la Juventus di Trapattoni che chiuse poi il campionato al secondo posto, dietro la Roma scudettata di Liedholm e davanti a Inter e Verona. Nel turno precedente l’Ascoli aveva pareggiato 0-0 a Napoli, mentre la Juve aveva vinto 1-0 il derby con il Torino. Al “Del Duca”, dunque, si affrontarono due squadre in buona salute, a caccia di punti per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Carlo Mazzone e Costantino Rozzi
Uno stadio stracolmo in tutti i settori con oltre 30.000 spettatori sugli spalti. Non esistevano ancora le norme per la sicurezza e le tifoserie non venivano divise come oggi, i posti non erano numerati e agli ingressi non c’erano tornelli e tutti i controlli istituiti negli anni successivi. Tutto questo consentiva l’accesso di molti spettatori in più. A vedere Ascoli-Juventus, come al solito, non c’erano solo tifosi del Piceno e delle Marche ma anche provenienti da Abruzzo, Umbria, Puglia e via dicendo.
La Juve era tra le favorite per lo scudetto. Non poteva essere altrimenti con gente del calibro di Zoff, Gentile, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi, Bettega, Platini e Boniek, con i primi cinque freschi campioni del mondo. Ma quel giorno di 36 anni al “Del Duca” il pronostico fu clamorosamente ribaltato dall’Ascoli che si impose 2-0 con doppietta nel primo tempo (25′ e 45′) di Walter Alfredo Novellino, attaccante ricco di talento e assai dotato nel dribbling che Mazzone ad Ascoli trasformò in ala destra, lui che nel Milan da centravanti aveva vinto anche lo “scudetto della stella”. Entusiasmo alle stelle, tifosi bianconeri in delirio. Battere 2-0 la grande Juve fino a quel giorno poteva essere solo un sogno. Per la Juve fu un brutto colpo nella corsa verso lo scudetto. Quel 2-0 (poteva essere 3-0 se un tiro di Monelli non fosse finito sul palo) resta fra i successi più prestigiosi dell’Ascoli di Costantino Rozzi e Carlo Mazzone. Davvero indimenticabile.
ASCOLI: Brini, Anzivino, Boldini Menichini (1’st Scorsa), Gasparini, Nicolini, Novellino, De Vecchi, Pircher (44’st Muraro), Greco (12’st Carotti), Monelli. Allenatore: Mazzone.
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Prandelli, Furino, Brio, Scirea (1’st Bonini), Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek. Allenatore: Trapattoni.
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