Le due palazzine visitate dai ladri in via Mameli distano pochissimi metri l’una dall’altra
di Andrea Ferretti
A Mozzano stamattina un uomo passeggiava lungo la strada col proprio cane quando si è imbattuto in una cassaforte. Ha allertato i Vigili urbani che si sono recati sul posto, l’hanno caricata in auto e portata al comando. Quindi hanno avvisato la Questura. I poliziotti non sono caduti dalle nuvole.
Perchè? Riavvolgiamo allora il nastro. Ad Ascoli domenica pomeriggio, intorno alle ore 18, due appartamenti di via Mameli – la strambalata via di Porta Romana che non s’è mai capito perché non abbia sbocchi, se non due discese a prova di vertigine – sono stati presi mira, poi visitati e quindi ripuliti dai ladri. Malviventi non comuni, ma gente avvezza a questa attività. Persone senza scrupoli e soprattutto sicure del fatto proprio che sono entrati negli appartamenti situati in due diverse palazzine adiacenti. Sono quelle che due anni fa vennero sgomberate quando la collina sovrastante minacciò di venire giù, e diverse famiglie furono costrette a sloggiare per diversi mesi. Sono entrati dalle finestre. In un caso si sono arrampicati fino al primo piano, nell’altro hanno scalato la parete addirittura fino al secondo. La sfrontatezza, mista a sicurezza, è tale al punto che una delle finestre prescelte si affaccia sulla strada e non sul retro dove c’è solo campagna.
E’ del tutto evidente che i ladri nei giorni precedenti hanno pianificato tutto per poi entrare in azione. Nessuno ha sentito nulla, non ci sono testimoni se non le immagini di una videocamera di sorveglianza dove si vedono tre persone di spalle. Probabilmente è una banda specializzata in questo tipo di furti. Gente ben attrezzata, visto che in uno dei due appartamenti hanno avuto il tempo addirittura di smurare la cassaforte e portarla via. Nell’altro appartamento hanno invece prelevato denaro contante (poche centinaia di euro) e qualche piccolo oggetto prezioso. Poi se ne sono andati con la stessa audacia con cui erano arrivati ed entrati in azione. La cassaforte l’hanno aperta in un posto più sicuro e poi gettata via a bordo strada a Mozzano. Al suo interno c’erano ancora gli involucri degli oggetti rubati. Domenica intorno alle 20, al loro rientro a casa, la sgradita sorpresa dei proprietari. Immediato l’allarme. Sul posto poliziotti delle Volanti, della Squadra Mobile e della Scientifica. Questi ultimi per cercare di trovare qualche traccia utile alle indagini. Tracce che in qualche modo si cercherà di tirar fuori anche dalla cassaforte ritrovata dopo dodici ore.
Non è la prima volta che i ladri prendono di mira le zone periferiche della città. In particolare Porta Romana dove, negli ultimi anni, sono stati numerosi i furti in casa. Ma non solo. La sede del Sestiere di Porta Romana all’ex Tirassegno tempo fa ebbe otto “visite” in un anno: da guinness dei primati. Spesso di tratta di ladri acrobati. Come quelli che alcuni anni fa in via Oberdan (parallela di via Mameli) notte tempo penetrarono in un appartamento stordendo con uno spray le persone che dormivano e andandosene col bottino.
Nel caso di via Mameli, a favore dei malviventi gioca molto la pubblica illuminazione che a chiamarla così si fa molta fatica. I lampioni si trovano infatti solo sul marciapiede opposto alle case. I residenti, quando rincasano di sera, nel buio quasi totale alla fine il proprio portone lo trovano sempre. Ma solo per un fatto di abitudine.
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