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Morte di Luca Parri,
resta il mistero
sul pusher della dose fatale

SAN BENEDETTO - Sono stati assolti i due giovani finiti a processo con l'accusa di aver ceduto la droga mortale al ragazzo deceduto nel luglio del 2013
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Un’aula del Tribunale di Ascoli

Resta ancora ignoto il nome di chi cedette, nel luglio del 2013, la dose mortale che costò la vita al giovane sambenedettese Luca Parri. Il giudice del Tribunale Marco Bartoli, infatti, ha assolto i due ragazzi (finiti a processo con l’accusa di aver ceduto, direttamente e indirettamente, la sostanza allo sventurato giovane.

L’avvocato Pierluigi Vecchiotti

Durante il processo non erano mancati clamorosi colpi di scena che alla fine hanno di fatto alleggerito non poco la posizione dei due imputati. In particolare il “super testimone”, già coinvolto in un tentativo di estorsione al padre della vittima, e primo accusatore dei due presunti pusher “ritrattò” la precedente versione. In sostanza disse di aver fatto il nome degli imputati (difesi dagli avvocati Pierluigi Vecchiotti e Alessia Moscardelli) quali fornitori della dose fatale senza però essere a conoscenza di come andarono realmente le cose.

Dose fatale a Parri, due giovani a processo

Dose fatale a Parri, colpo di scena al processo


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