di Andrea Ferretti
Stangata del giudice sportivo per Ninkovic, espulso per somma di ammonizioni sabato al “Del Duca” contro lo Spezia: tre giornate per il doppio giallo. Alla vista del secondo, stando al referto redatto dall’arbitro Illuzzi di Molfetta, c’è stato “un atteggiamento intimidatorio” del giocatore nei suoi confronti.
Purtroppo, o per fortuna, fino a che non lo diventerà il Var o un robot, il primo gradino della giustizia sportiva è il referto dell’arbitro. Quello che scrive lui, in poche parole, è legge. Il giudice sportivo non è un uomo cattivo che ce l’ha con le società e le squadre, ma solo un tizio che legge il referto e applica le sanzioni previste. L’Ascoli non ha perso tempo ed ha annunciato che farà ricorso. La speranza è che le giornate vengano ridotte a due, se non addirittura a una sola. Vedremo.
Il punto è che Illuzzi – per alcuni incappato in giornata no, per altri non all’altezza di arbitrare partite di B – ha scritto quello che ha ritenuto di scrivere. Il referto, però, l’arbitro non lo compila in real time usando tablet durante una rimessa laterale, ma lo scrive dopo la partita, forse la sera quando torna a casa o in albergo, o forse la mattina successiva. Poco importa. Nel frattempo, comunque, ha modo di sentirsi con collaboratori, colleghi e, soprattutto, con colui che – come si suol dire – ce l’ha mandato. Ovvero il designatore, in questo caso quello della B e cioè l’ascolano Emidio Morganti. Il cui nome, puntualmente, rimbalza ad ogni partita nella tribuna centrale, urlato da diversi spettatori (della stessa tribuna e del vicino settore dei distinti) che puntualmente se la prendono con lui quando qualcosa non va in campo. Gridano anche quando Morganti si trova in un’altra parte d’Italia.
La sorpresa per le tre giornate a Ninkovic, a questo punto, è pari alla curiosità di sapere cosa si saranno detti i due al telefono dopo la partita. Il designatore, infatti, al contrario di quanto avveniva nel passato, ora ha la possibilità di verificare in tempo reale il comportamento dei propri arbitri. Illuzzi, per non fare torto a nessuno, prima ha bilanciato la situazione in campo cacciando Bidaoui, poi ha calcato la mano anche con lui sul referto visto che l’attaccante dello Spezia si è salomonicamente beccato pure lui tre turni di stop “per aver colpito con un pugno al petto un calciatore della squadra avversaria”. Cioè Troiano che, proprio sotto l’inferno di una Sud indiavolata, ha capito che quello era il momento giusto per ristabilire la parità numerica.
Illuzzi, a un certo punto della ripresa, è andato in bambola ed ha anche allontanato un paio di persone beccate quasi a caso nelle lunghe panchine. Ha espulso il preparatore dei portieri dello Spezia, ma se ne sono accorti in poco. Poi uno da quella dell’Ascoli, il preparatore atletico Antonio Del Fosco, che si è beccato un’ammonizione con diffida. Sul groppone dello Spezia, o meglio del suo ds Angelozzi, anche una multa di 4.000 euro “per avere al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto agli ufficiali di gara espressioni irriguardose”. A proposito di cartellini, nell’Ascoli resta in diffida Laverone (al prossimo giallo sarà out) e sabato nelle file del Venezia mancheranno l’ex bianconero Falzerano, che deve scontare la seconda di tre giornate di squalifica, e Modolo che nel posticipo di Foggia ha rimediato la quinta ammonizione.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati