Marco Di Sabatino (Foto Vagnoni)
di Maria Nerina Galiè
Come tradizione vuole l’8 dicembre dà il via alla corsa per gli acquisti natalizi. Ma da anni fischia anche l’inizio della partita, dall’esito ormai scontato, tra i negozi dei centri commerciali e quelli dei centri cittadini. Ad Ascoli Piceno sono questi ultimi ad avere la peggio. Viabilità, parcheggi a pagamento e, da due anni, lo spopolamento dovuto al terremoto, hanno penalizzato attività storiche o coraggiose nuove iniziative, costrette a chiudere bottega. Dall’altra parte della città invece, in spazi più consoni e facili da raggiungere, si moltiplicano le offerte commerciali in numero e dimensioni. Alla vigilia di un nuovo periodo tra i più produttivi dell’anno c’è però chi non si arrende all’evidenza dei fatti ed anzi invita alla fiducia. Si tratta di Wap (che sta per W Ascoli Piceno), l’associazione spontanea dei commercianti nata ad aprile 2017 con l’obiettivo di migliorare la viabilità e, soprattutto, l’accessibilità ai negozi del centro storico.
«Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Comune la sosta a disco orario in via Dino Angelini e in corso Trento e Trieste – ricorda il presidente Marco Di Sabatino – dove dalle 9 alle 19 si può parcheggiare per un’ora sui posteggi per residenti. Anche l’attivazione del bus navetta dal piazzale dello Stadio, passando per l’ex Gil, è stata una nostra sollecitazione». Misure che si affiancano al dimezzamento della tariffa dei parcheggi della Saba dal 15 dicembre al 6 gennaio e alla distribuzione gratuita ai clienti del “Battente” di 5.200 ticket per il parcheggio a Torricella da parte del Gruppo Gabrielli. «La collaborazione con i Gabrielli si è rivelata molto importante per noi quest’anno – sostiene Di Sabatino – perché hanno finanziato l’addobbo floreale sui lampioni. Sarà montato la prossima settimana. E’ un nostro progetto che altrimenti avremmo dovuto autofinanziarci. Anche il Comune ha fatto la sua parte, potenziando le luminarie a proprie spese. Non è scontato. Altrove sono i commercianti a pagarle». E’ alta dunque l’attenzione verso i negozi del centro. Per tutti un contenitore decisamente più suggestivo degli ipermercati. «Io credo fermamente nel centro storico – dice ancora Di Sabatino – dove il negoziante può e deve offrire un valore aggiunto che non si troverà mai nella grande distruzione. Parlo di qualità, professionalità e personalizzazione, nel senso che il venditore è il titolare della sua attività e nel rapporto con il cliente ci mette la faccia oltre che l’esperienza».
Parole sante ma che non risollevano gli animi di tutti i commercianti, in particolare quelli di San Pietro Martire, che si vedono sempre più isolati dal circuito promosso da Wap. Il varco a traffico limitato di via Cairoli e soprattutto la nuova Piazza Ventidio Basso, che impedisce alle auto di “rifare il giro della chiesa” e insistere nel trovare posto in Largo Parisani, di fatto scoraggiano i potenziali avventori delle attività della zona. «Speriamo che i nuovi posti auto previsti a San Pietro in Castello – continua Di Sabatino – risolvano anche questo problema. Adesso è un momento critico per tutti, il terremoto ha fatto abbondantemente la sua parte e la ricostruzione non è ancora iniziata. Ma bisogna stringere i denti e lottare per andare avanti con servizi di eccellenza ed al passo con i tempi che cambiano. Chi riuscirà a superare questa fase, tra qualche anno, proprio con i fondi del terremoto, potrà godere di un centro storico completamente ristrutturato e dove tutti coloro che sono stati costretti ad andare via torneranno». Ha detto bene il presidente: «Chi riuscirà». A tutti gli altri, non resta che augurarsi il meglio, almeno da questo Natale.
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