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Ascoli, 146 maestre a casa
dopo la sentenza del giudice

SCUOLA - Il responsabile provinciale del sindacato Uil, Giuseppe Pacetti: «Fino al 12 dicembre c'è tempo per partecipare al concorso straordinario indetto del Ministero»
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La sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Ascoli (Foto Andrea Vagnoni)

C’è grande attesa anche nel Piceno per il concorso straordinario per la scuola primaria e dell’infanzia in scadenza il 12 dicembre. Si tratta del salvagente per gli insegnanti non in possesso di una laurea ed esclusi dalle graduatorie per il passaggio in ruolo a seguito del pronunciamento dei giudici. «Nel Piceno – sottolinea Giuseppe Pacetti della Uil, nonché dirigente scolastico in pensione – a causa della sentenze dei giudici hanno perso il posto 146 insegnanti. Ora c’è la possibilità del concorso previsto dal Decreto Dignità, mentre per chi non ha i requisiti sono stati riaperti i termini per l’inserimento nelle graduatorie di seconda fascia per le supplenze». Pacetti lancia un grido di allarme anche sulla condizione dei dirigenti scolatici.

«La discussione sul rinnovo contrattuale –afferma- si trascina da un anno e ancora non si chiude, mentre i dirigenti vivono ogni giorno problematiche tremende. Hanno tantissime incombenze, una ogni cinque minuti come riconosciuto anche dallo studio dalla Fondazione Agnelli. Inoltre in base alla legge 81 sulla sicurezza sono riconosciuti datori di lavoro senza avere invece i soldi di Comuni o dalla Provincia per i lavori. Prova ne è che l’unico che è andato in galera per il terremoto dell’Aquila è stato un dirigente scolastico. Ci sono sempre più nuove incombenze invece di andare verso una semplificazione o magari occuparsi soltanto di didattica. In città c’è stato un dirigente che è stato multato di mille euro dopo un sopralluogo per un materassino trovato fuori posto».

Tornando al concorso, sono ammessi a partecipare, in base alle disposizioni del Ministero (Miur), docenti in possesso di diploma magistrale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni scolastici (dal 2010/2011 al 2017-2018) almeno due annualità di servizio specifico, anche non consecutive; docenti in possesso di laurea abilitante in Scienze della formazione primaria, che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni scolastici (dal 2010/2011 al 2017/2018) almeno due annualità di servizio specifico, anche non consecutive. Per i posti di sostegno, oltre ai requisiti del titolo di studio e delle due annualità di servizio, è richiesto anche il titolo di specializzazione sul sostegno. I docenti immessi in ruolo saranno sottoposti, per la conferma dell’assunzione, al periodo di formazione e di prova.

rp


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