di Maria Nerina Galiè
Il mese di dicembre è stato “generoso” per i terremotati piceni: è stato pagato il contributo per l’autonoma sistemazione dei mesi di settembre e ottobre, in un’unica rata, e nel giro di pochi giorni anche novembre quasi dappertutto. L’estate è stata piuttosto “faticosa” su questo fronte, sia per i cittadini che per gli impiegati comunali. Il 2 agosto infatti la Regione Marche aveva avvisato i sindaci dei Comuni del cratere che le risorse necessarie a pagare i Cas sarebbero state bloccate fino all’invio di appositi rendiconti richiesti dal Dipartimento di Protezione Civile.
Due anni di riepilogo al fine del rimborso da parte dell’Unione Europea, da fare in poco più di venti giorni. Il risultato è stato che a fine settembre ancora quasi nessuno aveva percepito i mesi estivi. Pian piano i Comuni si sono allineati alla richiesta e lo scorso 26 novembre è stato elargito il più alto contributo dall’istituzione della misura di sostegno alle famiglie rimaste senza casa, ben 17 milioni di euro nelle Marche. Così, con delibera numero 1853, sono stati pagati i mesi di settembre e ottobre contemporaneamente. Novembre sta arrivato parcellizzato in ragione dei provvedimenti regionali del 6, 12, 17 e 18 dicembre. Sono tante ancora le famiglie del piceno sostenute dal Cas. Per citarne alcune, sono oltre 860 nel solo Comune di Ascoli, 220 ad Arquata del Tronto, 340 ad Acquasanta Terme, 120 a Castel di Lama, 95 a Montegallo, 85 a Comunanza e 70 a Montemonaco.
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