di Bruno Ferretti
La parola più ricorrente fra i tifosi dell’Ascoli che hanno sfidato il gelo della notte per seguire la partita e sostenere la squadra, all’uscita dallo stadio, e ancora oggi, è “beffa”. Beffa come i due punti persi in extremis con il Brescia quando era ormai finita e si aspettava il triplice fischio di Nasca che aveva concesso 5 minuti di recupero. Mancavano circa 80 secondi al 95′ quando il Brescia ha pareggiato con Bisoli (figlio dell’ex allenatore del Padova) che è entrato in area fulminando l’incolpevole Perucchini con una fucilata: la palla ha colpito la parte inferiore della traversa finendo la sua corsa in fondo alla rete. Il Brescia al “Del Duca” è stato davvero fortunato perché avrebbe meritato di perdere con almeno due gol di scarto. E invece ha portato via un punto che sembrava ormai perso. Una parte di responsabilità, a onor del vero, ce l’hanno anche i bianconeri che si sono fatti trovare impreparati sull’ultimo disperato (ma anche scontato) attacco del Brescia.
Il gol è arrivato quando nell’area ascolana c’erano ben sette bianconeri, più il portiere. Ma erano mal posizionati e Bisoli ha trovato spazio libero per controllare, avanzare e andare al tiro con una certa facilità. Era destino che dovesse finire così? Forse sì, ma quando manca un minuto alla fine non è necessario andare ancora avanti, bensì difendere il vantaggio attraverso il possesso palla e, se necessario, buttarla il più lontano possibile, anche in tribuna. Un palo aveva colpito il Brescia dopo sei minuti di gioco con Morosini. Uno anche l’Ascoli nella ripresa con Beretta, apparso in crescita: all’attaccante ora manca solo di sbloccarsi.
Ai punti avrebbe meritato di vincere la squadra di Vivarini che, per oltre un’ora, ha avuto in mano il pallino del gioco concludendo molto di più verso la porta avversaria. Anche dopo che nella ripresa è tornato in campo senza Ardemagni (problemi muscolari). Ma è stato proprio il nuovo entrato Rosseti a realizzare il gol dell’1-0, primo centro stagionale. Le immagini televisive non chiariscono la dinamica dell’azione, e sembra che l’ultimo a toccare sia stato il difensore Romagnoli, anche se Rosseti rivendica la paternità del gol.
Una curiosità è l’infortunio di entrambi i portieri: prima Lanni dopo 12 minuti di gioco e poi Alfonso all’11’ della ripresa, che hanno lasciato il posto a Perucchini e Andrenacci.
Causa il freddo polare, si temeva un forte calo di spettatori, tanto più che la partita è stata trasmessa in diretta dalla Rai. Invece no: con 1.826 paganti e 3.571 al “Del Duca” c’erano 5.397 spettatori (solo 128 gli ospiti), praticamente la media abituale, comunque 608 in più rispetto alla precedente gare interna con il Cittadella. Niente male considerando che si è giocato in un giorno feriale e con la temperatura vicinissima allo zero. Ma la passione dei tifosi bianconeri non conosce ostacoli, tanto che si stanno già organizzando per la trasferta di Palermo di giovedì prossimo 27 dicembre (ore 21). E’ la penultima di andata.
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