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Macerie al Cosmari, Cataldi (M5S)
presenta un’interrogazione in Parlamento

ASCOLI - Il deputato ascolano ha sottoposto al premier Giuseppe Conte e al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, una serie di interrogativi circa l'affidamento fatto dalla Regione Marche al Consorzio pubblico maceratese dopo la revoca a "Picenambiente"
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Macerie al Cosmari, il deputato ascolano dei 5Stelle, Roberto Cataldi, ha presentato una interrogazione parlamentare al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. L’atto è stato sottoscritto anche dagli altri deputati grillini delle Marche. Gli interrogativi di Cataldi sono diversi. Dopo aver ricostruito tutta la vicenda, culminata con la revoca dell’appalto a “Picenambiente” (decreto regionale 1636 del 2018), l’onorevole chiede a Comte e Costa «se e come intendano adoperarsi nel caso in cui dovesse ritenere che, in relazione a quanto esposto, la Regione Marche abbia agito in modo illegittimo».

Roberto Cataldi

Inoltre «se ritengano che le modalità di affidamento alla società “Cosmari srl” determinate con decreto della Regione Marche numero 1639 del 2018 risultino o meno in contrasto con il dettato di cui all’articolo 28 comma 6 del decreto legge numero 189 del 2016 convertito con modificazioni nella legge 229 del 2016» e «se ritengano opportuno verificare che la Regione Marche, in qualità di soggetto attuatore, precedentemente alla determinazione del decreto 1639 del 2018, abbia operato una preventiva azione di indagine e ricognizione, finalizzata all’individuazione di possibili soggetti / aziende abilitate al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nei territori interessati ovvero comuni territorialmente competenti o amministrazioni comunque potenzialmente interessate».

Stoccaggio macerie ad Arquata (foto Vagnoni)

Infine, Cataldi chiede lumi sul fatto che «la società pubblica “Cosmari srl”, operante in regime di “housing providing”, si trovi nella condizione di assumere legittimamente il servizio oggetto di concessione in base alla propria natura statutaria e se tale attività risulti legittimamente esercitabile nell’ambito territoriale dei comuni ricompresi nel cratere delle provincie di Ascoli Piceno e di Fermo». «Gli eventi sismici verificatisi nel 2016 e nel 2017 hanno comportato -sottolinea il deputato-, unitamente alla crisi economica, la perdita di posti di lavoro per gli abitanti dei territori interessati e, si ritiene quindi indispensabile, che gli enti locali chiamati a decidere su questioni che coinvolgono i lavoratori, si attengano strettamente alle indicazioni normative, giacché in mancanza, si rischia di mettere in atto situazioni di ingiusto vantaggio verso alcune aziende, penalizzandone altre».

 


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