Quattro tifosi dell’Ascoli ed altrettanti del Brescia sono finiti sotto indagine da parte della Procura di Ascoli per il parapiglia scoppiato durante l’intervallo di Ascoli-Brescia del 18 maggio 2018, ultima giornata del campionato di serie B 2017-2018 e terminata 0-0. Una sfida ad altissima tensione visto che i bianconeri, allora allenati da Serse Cosmi, dovevano per forza vincere per conquistare la salvezza diretta senza passare dai play out poi disputati e vinti (seppur con due pareggi a reti bianche) contro l’Entella. Tornando agli scontri, tutto si verificò durante l’intervallo quando ascolani e bresciani vennero quasi a contatto al cancello tra la curva nord e il settore distinti nord-ovest. I bresciani, infatti, sfondarono il cordone di steward avvicinandosi allo spazio occupato dagli ascolani che reagirono prontamente agitando bandiere e cinture. Il parapiglia durò comunque pochi minuti visto che poi arrivò un cospicuo numero di celerini del battaglione presente al Del Duca per il servizio d’ordine. Ora la Procura, in base all’articolo 6 della legge 401 contesta ai tifosi (ascolani e bresciani) proprio il fatto di aver partecipato attivamente agli scontri minacciando le forze dell’ordine e mettendo a rischio anche la sicurezza degli altri spettatori presenti. Ad un tifoso bresciano invece viene anche contestato il lancio di un bengala, mentre ad un altro supporter delle rondinelle il possesso di un fumogeno. Ora gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare documenti, memori difensive, investigazioni o chiedere di farsi interrogare dal pubblico ministero Cinzia Piccioni. Poi toccherà alla Procura chiedere o meno il rinvio a giudizio per gli 8 tifosi finiti sotto accusa.
rp
IL VIDEO DEGLI SCONTRI
Alta tensione all’intervallo tra tifosi ascolani e bresciani (Foto e Video)
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