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L’Ascoli beffato a Cosenza nel 1993
dopo 7 inesistenti minuti di recupero
concessi dall’arbitro Collina: 1-1

SERIE B - La squadra allenata da Cacciatori passò in vantaggio con Bierhoff, ma il giovane “fischietto” (poi diventato designatore dell'Uefa e attualmente presidente della commissione arbitri della Fifa) chiuse la partita solo dopo il pareggio di Bia. Rientrò negli spogliatoi circondato (e non solo) dai bianconeri
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Da sinistra: Pascucci, Lorieri, Bierhoff, Benetti, Cavaliere, Zanoncelli; in basso Pierleoni, Troglio, Carbone, Bosi, Zaini

di Bruno Ferretti

Fra le partite disputate dall’Ascoli a Cosenza (dove il 20 gennaio ripartirà il suo campionato) ce n’è una che non verrà mai dimenticata per un episodio che vide protagonista l’arbitro. Un giovane arbitro, completamente calvo, che si stava mettendo in evidenza, e difatti ebbe poi una carriera straordinaria in Serie A e in campo internazionale. Sì, proprio lui, Pierluigi Collina, giudicato miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2005 dalla Federazione mondiale degli storici e statistici del calcio, attuale presidente della commissione arbitri della Fifa dopo essere stato per otto anni (fino allo scorso agosto) designatore degli arbitri dell’Uefa.

Massimo Cacciatori e Fabrizio Lorieri alla recente festa del 120° dell’Ascoli (Foto Edo)

Un salto indietro di oltre 25 anni. E’ il 16 maggio 1993, 14esima giornata di ritorno. Partita piuttosto equilibrata che sembra ormai avviata allo 0-0 quando il centravanti tedesco Bierhoff porta in vantaggio l’Ascoli: era il 32’st, meno di un quarto d’ora alla fine. Per i bianconeri allenati da Massimo Cacciatori si sta materializzando una vittoria che alla vigilia sembrava un sogno. Arriva il 90° e l’Ascoli è ancora in vantaggio. Non ci sono ancora le lavagne luminose per segnalare il tempo del recupero a squadre e pubblico. Non ci sono state molte interruzioni per infortuni, ammonizioni, sostituzioni o altro, pertanto si aspetta il fischio finale. Ma Collina, chissà perché, non fischia. Il Cosenza, ovviamente attacca con tutte le forze residue, ma l’Ascoli si difende con ordine sfiorando perfino il raddoppio in contropiede con lo stesso Bierhoff. Dopo quasi 7 minuti di recupero il Cosenza trova il gol del pareggio con un tiro da fuori del difensore Bia, forse deviato.

Solo a quel punto Collina emette il triplice fischio per la gioia dei calabresi e la furia dei bianconeri. Quasi 7 minuti di recupero (6’40” per l’esattezza): non c’erano proprio! Collina rientrò negli spogliatoi circondato minacciosamente dai giocatori dell’Ascoli che si sentivano derubati. Questo il 4-4-2 schierato da Cacciatori: Lorieri; Mancini, Zanoncelli, Pascucci, Pergolizzi; Pierleoni, Cavaliere (33’st Fusco), Troglio, Zaini; Carbone (44’st Grossi), Bierhoff. Curiosità: anche all’andata, al “Del Duca”, Ascoli-Cosenza era finita 1-1 con reti di Bierhoff e Bia, gli stessi marcatori del contestatissimo ritorno in Calabria.

 


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