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Consiglio provinciale, elezioni:
rinnovamento quasi totale
Centrodestra con “mezza” lista

ASCOLI - Marco Fioravanti glissa sulla rottura nel centro destra e commenta i nominativi scelti: «Abbiamo volutamente indicato i consiglieri eleggibili. La scelta ha equamente tenuto conto di una rappresentanza politica e geografica»
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di Franco De Marco

Non ci sarà nemmeno un rappresentante della città di Ascoli nella lista di centrosinistra per le prossime elezioni – domenica 3 febbraio dalle 8 alle 20  – per il rinnovo del Consiglio provinciale. Colpa della vicinanza delle elezioni per l’Arengo. Nel consesso uscente la consigliera comunale del Pd Valentina Bellini  era vice presidente.

Daniele Tonelli (Foto Andrea Vagnoni)

Ricambio quasi totale. Dei vecchi consiglieri  restano in corsa, nella lista di centrosinistra, solamente l’Udc Daniele Tonelli (Folignano) e Roberto De Angelis (sinistra radicale, sindaco di Cossignano).

Andato in frantumi all’ultimo momento l’accordo per il listone, proposto dal presidente Sergio Fabiani, tutti si sono trovati in grande difficoltà nel riempire le 10 caselle disponibili. Se nella lista di centrosinistra i candidati sono 9, la lista di centrodestra è riuscita a riempire solo 5 caselle (anche se gli eletti saranno presumibilmente 3 o 4). Non drammatizza però il portavoce provincialedi Fratelli d’Italia, e presidente del Consiglio comunale di Ascoli, Marco Fioravanti che ha partecipato, insieme ai rappresentanti di Forza Italia e Lega, alla corsa per la definizione della lista. Come mai solo 5 candidati?

Piera Seghetti

«Abbiamo volutamente indicato – risponde – i consiglieri eleggibili. La scelta ha equamente tenuto conto di una rappresentanza politica e geografica. Il candidato di Fratelli d’Italia, Luigi Capriotti (vice sindaco di Acquasanta Terme, ndr), rappresenta l’area del cratere. Per noi una presenza importante perché nell’agenda futura della Provincia la ricostruzione post terremoto deve rimanere al primo posto».  Anche se Marco Fioravanti non fa commenti sulla rottura dell’accordo che prevedeva il listone, al quale aveva lavorato in particolare il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, non è mancata la “discussione” tra Fi, Lega e Fdi. Proprio quest’ultima formazione ha categoricamente detto no ad “inciuci” con il centrosinistra col rischio di suscitare confusione nell’elettorato che si sta scaldando per il Comune di Ascoli. Nella lista del centrodestra i rappresentanti di Ascoli sono due, l’uscente Piera Seghetti, Fi, e Igino Cacciatori consigliere comunale per la lista “Ascoli nel futuro” che faceva riferimento all’ex assessore Valentino Tega. Gli altri tre sono Mariadele Girolami (San Benedetto, Fi) e Giovanna Angelici (Montalto, Lega).

Sul fronte centrosinistra quelli che, sulla carta, sembrano avere le maggiori possibilità di riuscita sono, per il Pd, Sergio Novelli (Grottammare), Isabella Bosano (vice sindaco di Offida), Pierpaolo Rosetti (sindaco di Acquavica Picena), Maria Rita Morganti (San Benedetto). Per l’Udc molto probabile la conferma di Daniele Tonelli. Così come, per la sinistra radicale, quella di Roberto De Angelis. L’uomo del Psi è invece Marco Curzi (San Benedetto). Completano la lista Barbara Muscelli (Colli del Tronto), Rita Simonelli (Comunanza). Di sicuro tutti i partiti hanno dovuto sudare le classiche sette camicie per varare le liste anche a causa dei tanti paletti previsti dalla legge. Ha influito non poco, come detto, la vicinanza del voto nel Comune di Ascoli. Ma, al di là del regolamento, la verità è che, così come strutturata oggi, sul ruolo della Provincia, sulla sua capacità di incidere davvero, non crede nessuno.


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