Un paese in trincea che combatte
la burocrazia del post terremoto

ROTELLA - Il sindaco Giovanni Borraccini, che a maggio si ricandiderà: «Situazione asfissiante, per ogni lavoro mi ritrovo il cartaceo in mano 150 giorni. Danneggiato il 40% degli edifici privati, ma per gli sfollati sono pronti undici mini appartamenti. Finanziati i lavori per sistemare il Municipio e uno dei quattro cimiteri. Per la Sanità è fondamentale migliorare la viabilità»
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Il sindaco di Rotella, Giovanni Borraccini, mostra orgoglioso la maglia della Nazionale che gli ha regalato Riccardo Orsolini, suo compaesano

di Simone Corradetti

Post terremoto, sistemazione degli sfollati, emergenza rifiuto, Sanità locale. Panoramica a 360 gradi con Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, dove comunque non si ferma la tradizione, le iniziative culturali e quelle ricreative per la rinascita del piccolo centro dell’entroterra ascolano ai piedi dell’Ascensione dove vivono meno di mille anime. Al primo posto, proprio in questi giorni, l’inaugurazione della nuova sede della Protezione civile, la sistemazione in centro degli sfollati, ma anche il vanto di avere in casa un talento calcistico come Riccardo Orsolini che ora gioca in Serie A nel Bologna dopo essere stato acquistato dalla Juve che lo prelevò dall’Ascoli per poi girarlo all’Atalanta e, ora, al club felsineo. Borraccini coglie l’occasione anche per annunciare di volersi ricandidare alle elezioni comunali del 26 maggio, aspettando il confronto con gli altri candidati sindaci.

Sindaco, quale è la situazione dopo il terremoto?

«Sul post sisma viviamo una situazione asfissiante dal punto di vista burocratico, perchè per fare un appalto in emergenza-sisma, con la procedura semplificata, occorrono ben 22 passaggi amministrativi che rappresentano per noi sindaci un iter lunghissimo, praticamente un passaggio alla settimana, per un totale di 140-150 giorni con il cartaceo in mano per poi effettuare un solo lavoro alla volta. Auspico dal Governo centrale un significativo snellimento delle procedure. A Rotella il 40% delle abitazioni private sono rimaste danneggiate, e sugli edifici pubblici abbiamo stimato un danno intorno ai 18 milioni di euro. Avevamo due “zone rosse”. Una è stata risolta e la chiesa di San Lorenzo è ad esempio tornata agibile, l’abbiamo inaugurata il giorno di Santo Stefano, mentre le altre chiese sono state finalmente finanziate per il restauro. Sono stati finanziati anche le sistemazioni del Municipio, di piazza Venezia e di uno dei quattro cimiteri che abbiamo sul nostro territorio. Tra le novità positive anche l’inaugurazione della nuova sede per i volontari della Protezione civile e il Palazzo Magnalbò dove inaugureremo undici mini appartamenti per gli sfollati per evitare disagi dovuti alle delocalizzazioni previste dalle Sae. Questi appartamenti sono completi di tutto, nuovi arredamenti, impianti efficienti, ascensore e nessuna barriera architettonica. Infine, abbiamo investimenti da fare per circa 7 milioni di euro. Nonostante i tempi burocratici, si tratta di 43 interventi di messa in sicurezza».

Il ponte lesionato dal terremoto

Come mai sulla strada provinciale il transito è interrotto all’altezza del ponte costruito negli ultimi vent’anni?

«Purtroppo anche questo disagio è stato causato dal terremoto. Abbiamo sollecitato Provincia e Anas per un nuovo progetto di riqualificazione, sperando che sia pronto entro primavera. Le ripetute scosse hanno spostato il ponte di 40 centimetri».

A proposito di tradizioni, come si svolgerà il “Porco Festival”?

«Negli ultimi due anni l’evento si è svolto fuori dalle mura storiche per motivi di sicurezza e sarà così fino a quando il centro non sarà restaurato. Per Rotella è una grande occasione per far conoscere il territorio. Siamo soddisfatti che la mostra sulle “opere salvate dal terremoto” ha avuto ben 1.500 visitatori».

Il sindaco insieme ai volontari della Protezione Civile all’inaugurazione della nuova sede

Sui rifiuti che diciamo?

«E’ una questione spinosa, perchè è inevitabile il ricorso, seppur temporaneo, alle discariche di Relluce e Geta. Noi abbiamo attivato il “porta a porta” perchè è neccessario e civile differenziare al massimo, per non trovarsi in situazioni critiche».

E sulla Sanità?

«Per me è stata una grande soddisfazione riuscire a portare a Rotella un Centro prelievi, considerando che gli abitanti, dopo il sisma, sono scesi da 1.000 a 860. Faccio un appello sulla viabilità affinchè si facilitino gli spostamenti per chi lavora fuori, per il commercio e anche per i mezzi di soccorso provenienti da Ascoli».

Il sindaco Giovanni Borraccini al lavoro in Comune


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