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Sant’Antonio fa festa con i quattro zampe
E don Roberto tiene in spalla…Heidi
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GROTTAMMARE - Partecipato evento nella chiesa Gran Madre di Dio, dove il parroco ha celebrato messa in onore del protettore degli animali domestici con affianco l'amata pappagallina. Tanti i bambini presenti per un rito che mescola religione e tradizione. A vivacizzare ulteriormente il tutto ci hanno pensato i Cantori di Sant’Antonio
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Un momento della bella giornata dedicata a Sant’Antonio Abate

Soprattutto cani, ma anche gatti, coniglietti, criceti e qualche pennuto. Pure lungo la Riviera delle Palme si è celebrato Sant’Antonio Abate (protettore degli animali domestici) con diversi eventi tra religione e folklore che hanno avuto termine durante oggi domenica 20 gennaio.

Una delle iniziative più partecipate è stata quella organizzata dalla parrocchia Gran Madre di Dio, a Grottammare. Decine e decine di bestiole (con i loro rispettivi padroni) hanno affollato prima l’interno della chiesa, poi il sagrato, per vivere questa ricorrenza la cui storia ha radici molte profonde. «Lodiamo il Signore anche tramite queste sue creature e celebriamo tutto il nostro territorio parrocchiale, che è sul mare, ma si estende anche in campagna, dove la devozione per Sant’Antonio è particolarmente forte». Così don Roberto Melone, parroco della Gran Madre di Dio, ha centrato il senso della ricorrenza.

Tra gli appassionati di animali c’era lo stesso curato. Don Roberto, infatti, ha una pappagallina di nome Heidi che l’ha affiancato durante tutta la celebrazione per poi essere aspersa di acqua benedetta.
A vivacizzare il tutto ci hanno pensato le voci e le musiche dei Cantori di Sant’Antonio: gruppo locale, impegnato a mantenere viva un’antiche tradizioni popolari. Proprio in questo periodo dell’anno, nelle aree rurali, i cosiddetti “pasquellari” cantavano a squarciagola portando la benedizione del Santo nelle stalle, nelle case, lungo le strade, sperando di essere accolti e rifocillati e di riempire la bisaccia di cibo.

Un allegro rituale che si è ripetuto anche ieri dinanzi alla Gran Madre di Dio, inframezzando le benedizioni impartite dal reverendo. La prima ha riguardato le classiche pagnottelle di Sant’Antonio: messe a disposizione dal Panificio Ciarrocchi e poi distribuite ai presenti dai chierichetti parrocchiali, in cambio di una libera offerta. Momento clou: la benedizione agli animali. Prima tutti insieme, poi don Roberto è passato di padrone in padrone per una benedizione “personalizzata”. Tra i fedeli c’è stata tanta soddisfazione: «Ormai per molti di noi il cane fa parte in tutto e per tutto della famiglia – è la sintesi di molti discorsi fatti dai presenti – e se una famiglia è cristiana è bello che anche il cane, in qualche modo, possa partecipare alla religiosità».

 

 

 

 



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