Il Palazzo di Giustizia (Foto Andrea Vagnoni)
di Renato Pierantozzi
Un maxi ricorso da parte di 56 vigili urbani (tra ufficiali e agenti) in servizio al Comune di Ascoli contro il Comune stesso. E’ quello che sarà discusso il prossimo 5 marzo di fronte al giudice del lavoro del tribunale Andrea Pulini. Qual è il casus belli? Il ricorso si basa su 9 punti partendo proprio dall’illegittimità dell’orario di lavoro applicato dall’Arengo agli addetti al Corpo di Polizia Municipale. Sotto accusa in particolare ci sono le domeniche e le festività che non verrebbero pagate in più o comunque “compensate” con un giorno di riposo supplementare così come previsto dal contratto collettivo nazionale.
La sede della Polizia Municipale (Foto Andrea Vagnoni)
Per i festivi infrasettimanali, al momento, l’Arengo si trincera dietro al pagamento della cosiddetta indennità di “turnazione” pari ad una cinquantina di euro al mese. E così è scattata la causa “collettiva” che, in caso di vittoria, creerebbe un bel problema alle finanze del Comune visto che si fa rifermento al periodo degli ultimi dieci anni. I ricorrenti infatti chiedono infatti la condanna dell’Arengo al risarcimento del danno con una serie di maggiorazioni ed anche per il periodo antecedente il 2005 “in via equitativa”, rimettendosi quindi alla decisione del giudice. Secondo il Comune, che ha deciso di costituirsi nel processo con una delibera approvata dalla giunta comunale, non ci sarebbero irregolarità. A riguardo sono stati stati sentiti i servizi comunali competenti e acquisita la relazione del Comandante della Polizia Locale.
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