Strage dei tornado,
i parenti delle vittime
chiamano in causa il Ministero

ASCOLI - Si è svolta stamane in Tribunale l'udienza preliminare a carico dei due ufficiali dell'Aeronautica militare per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio
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Lo schianto ripreso dalla frazione ascolana di Rosara

Si è svolta stamane in Tribunale l’udienza preliminare a carico dei due ufficiali dell’Aeronautica militari per cui la Procura di Ascoli ha chiesto il processo. Di fronte al giudice Rita De Angelis, i legali dei familiari dei quattro piloti morti nel terribile schianto sopra i cieli ascolani avvenuto il 19 agosto 2014 hanno chiesto costituirsi parte civile e il riconoscimento del Ministero della Difesa quale responsabile civile della strage. Il giudice ha rinviato l’udienza al 13 marzo prossimo per formalizzare le due richieste avanzate dai legali. 

Nei mesi scorsi, il procuratore capo Umberto Monti aveva notificato l’avviso di chiusura delle indagini a Bruno Di Tora, all’epoca comandante del 154/o Gruppo, al quale era affidata la responsabilità della pianificazione dell’esercitazione, e a Fabio Saccottelli, quale capo cellula della pianificazione area target della stessa esercitazione. Inizialmente erano cinque gli indagati di omicidio colposo, disastro colposo e distruzione di opera militare per i quali la Procura di Ascoli aveva chiesto l’archiviazione.

Dopo l’opposizione dei familiari dei piloti, il tribunale dispose un supplemento d’inchiesta. Ai due indagati vengono contestate negligenze nella pianificazione della missione e nell’assistenza agli equipaggi.

 

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