Lo spettacolo dei Sibillini d’inverno (foto di Andrea Vagnoni)
di Luca Capponi
Otto appuntamenti nel più classico stile fatto di escursioni, spettacoli e buona cucina, nel pieno di una stagione diversa da quella estiva. Il Festival dell’Appennino, infatti, ormai da anni è un punto fermo del cartellone estivo: lungimirante fu all’epoca (era il 2011) chi puntò su tale formula per riportare attenzione sul bellissimo entroterra piceno, un territorio che oggi più che mai ha bisogno di sostegno (di ogni tipo) per ripartire dopo la tragedia del sisma.
Il comico Angelo Carestia
Ecco dunque l’edizione inverno-primavera, che grazie all’impegno dell’associazione Appennino Up e al contributo di Mibact e Regione, mollerà gli ormeggi già da domenica 3 febbraio in quel di Arquata del Tronto; Pretare per la precisione, dove ci sarà spazio per “Ciaspole, Pane e Polenta”, che consta di una passeggiata fino al Rifugio Macchia Alta e di una giornata da trascorrere presso il Centro Polifunzionale con lo show cooking di Stefano Cappelli, l’ultimo fornaio di Arquata, basato ovviamente sulla preparazione del pane. Il pranzo, “a tutta polenta rossa e bianca”, sarà preparato da Zio Kinto. A chiudere ecco la verve di Angelo Carestia con “Comicità in montagna”.
La settimana successiva, il 10 febbraio, scatta il turno di “Sua Altezza il Porco”. Location scelta, il borgo di Force con l’antica tradizione della “pista”, la lavorazione della carne di maiale, e con il concerto di musica tradizionale marchigiana de “Lu Trainanà“.
La Macina (foto Luciano Americano)
Altra prima volta per il festival è la contaminazione con il Carnevale, che a Pozza e Umito di Acquasanta Terme si mantiene sempre vivo nonostante le difficoltà; il 23 febbraio c’è un gruppo storico come La Macina di Gastone Pietrucci, di scena presso l’Agriturismo Laga Nord con il live “Non altro che il canto”; il 2 marzo, invece, ecco l’escursione alle Cascate della Prata e, nel pomeriggio, la mitica rievocazione degli “Zanni“, tradizione carnascialesca che vanta radici antichissime.
Il 24 marzo si va a Venarotta con “Ecco la Primavera”, una vera e propria festa dedicata allo zafferano dei Sibillini, con escursione e pranzo tipico che si concluderà con lo spettacolo “Luce” della Compagnia dei Folli. Il 7 Aprile a Gaico di Roccafluvione il “Viaggio nell’Appennino ritrovato”, mentre il 14 Palmiano ospiterà “Trek, Food e Magia”: oltre all’escursione, ecco lo show cooking dello chef Alessandro Camillo D’Addazio e la magia di Tino Fimiani.
Patrizia Bovi
Chiusura il 22 aprile, giorno di Pasquetta, con “Le Sibille” di Montemonaco, una giornata speciale per finire in bellezza. Dopo il trekking mattutino e il pranzo (prezzi convenzionati nei ristoranti del posto), spazio a due voci di fama internazionale come Patrizia Bovi e Leah Stuttard. Insieme daranno vita al concerto “Le dodici Sibille” nella Chiesa di San Michele, una performance fatta di brani antichi dal sapore ancestrale. La Bovi è una delle massime esperte di musica medievale e rinascimentale, mentre la Stuttard è un’arpista medievale, cantante, compositrice, arrangiatrice e musicologa.
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