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I reati sono in calo,
ma aumentano arresti e denunce
Il comandante Ciro Niglio:
«Guardia sempre alta»

ASCOLI - I dati del 2018 confrontati con quelli del 2017. Furti scesi del 12%, rapine del 40%, droga del 30%. Arresti: si è passati da 170 a 181 (+5%). Denunce: da 1.016 a 1.120 (+10%). L'invito del colonnello dei Carabinieri ai cittadini: «Denunciare subito». Droga: nei prossimi giorni i militari dell'Arma incontreranno gli insegnanti delle scuole ascolane
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Il comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli, colonnello Ciro Niglio (Foto Andrea Vagnoni)

di Adriano Cespi

Calano i reati, aumentano denunce e arresti. E’ il risultato di un anno di attività dei carabinieri di Ascoli, che evidenzia come, capoluogo e provincia, nel 2018, siano ancora territori “tranquilli” e sotto il pieno controllo delle forze dell’ordine. «La guardia però deve essere tenuta sempre alta – avverte il colonnello Ciro Niglio, comandante provinciale di Ascoli dei Carabinieri – per questo non mi stancherò mai di invitare i cittadini a denunciare subito, senza perdere tempo. Situazioni anomale? Persone sospette? Chiamate immediatamente il 112». Un’attività delittuosa quella del Piceno (Ascoli, vallata del Tronto, riviera sambenedettese, entroterra) che fotografa un tessuto sociale ancora “sano” e lontano da quelle contaminazioni malavitose tipiche da area metropolitana o da profondo sud.

Il procuratore generale Sergio Sottani

Nonostante l’allarme lanciato dal procuratore generale, Sergio Sottani, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019: «L’area marchigiana – ha detto il magistrato – tradizionalmente estranea ad insediamenti mafiosi, è potenzialmente appetibile alla criminalità organizzata. E il rischio di infiltrazioni mafiosa ha subìto un netto aggravamento a seguito del sisma del 2016 perché l’investimento economico che ruota intorno alla ricostruzione rappresenta una ghiotta occasione per la criminalità organizzata e, nel contempo, un potente catalizzatore in grado di attirare ingenti flussi di capitali illeciti». Sottolinea Niglio: «Noi le antenne le abbiamo sempre dritte e chiediamo agli ascolani di fare lo stesso e di avvertirci non appena si accorgono di strani movimenti o di personaggi ambigui».

Ma passiamo all’esame dei dati. L’andamento dell’attività delittuosa nel Piceno parla di circa 5.700 reati consumati nel 2018 contro i 6.700 circa del 2017: il calo è del 14%.

La caserma Piermanni di Ascoli, sede del comando provinciale dell’Arma (Foto Vagnoni)

FURTI – Di questi la parte del padrone l’hanno fatta i furti: quasi 2.590 nel 2018 contro i 2.950 dell’anno precedente (e qui siamo al -12% circa): in appartamento 410 contro i 450 del 2017 (-9%); negli esercizi commerciali 180 contro i 230 circa dell’anno precedente (-19%); 270 sulle auto in sosta, erano stati 300 circa nel 2017 (-10%); 170 sono state poi le auto rubate contro le 190 circa del 2017 (-10% circa); decisamente pochi, invece, gli scippi: 9 nel 2018 contro i 28 del 2017. Il resto sono furti di altro genere. «Per quanto riguarda i furti – precisa il colonnello – è bene precisare che i ladri provengono principalmente da fuori regione. Un esempio eloquente fu la banda di ladri d’auto che nel 2017 effettuò diversi colpi: ebbene arrivavano qui da noi direttamente dal Foggiano, rubavano, e tornavano da dove erano venuti. Fino a quando non li abbiamo presi».

RAPINE – Se i furti fanno registrare numeri a quattro cifre, le rapine, invece, si limitano a numeri con due cifre: 28 nel 2018 contro le 47 del 2017 (drastico il calo, -40%). Di queste 4 in abitazione nel 2018 contro le 6 del 2017; 4 negli esercizi commerciali contro le 15 del 2017; e 10 direttamente in strada nel 2018, contro le 15 del 2017.

Il colonnello Niglio tra il capitano Vanni comandante della Compagnia di San Benedetto e il tenente colonnello Quagliozzi capo del nucleo investigativo

DROGA – Anche sul versante sostanze stupefacenti il calo dei delitti consumati nel Piceno è notevole: 70 nel 2018 contro i 110 del 2017 (-30% circa). «In questo caso è bene analizzare il fenomeno – puntualizza Niglio – sempre più sottovalutato dalle famiglie. Tra i ragazzi oggi c’è un uso differenziato delle sostanze, in una sorta di mix dello sballo. Si va dalla canna alla sniffata di cocaina e di eroina. E’ bene quindi osservare i nostri figli e anche in questo caso denunciare, a noi o a chi si occupa della cura (attualmente sono 619 i tossicodipendenti, alcolisti compresi, in cura al Sert dell’ospedale Mazzoni, ndr), eventuali anomalie comportamentali riscontrate». Importante, naturalmente, è l’azione di prevenzione. «Per questo nei prossimi giorni incontreremo le insegnanti delle scuole ascolane per confrontarci sul problema».

DENUNCE E ARRESTI – L’attività repressiva dell’Arma ha portato alla denuncia, sempre nel 2018, di 1.120 persone, erano state 1.016 nel 2017 (+10%) e all’arresto di 181 persone contro le 170 del 2017 (+5%). Di queste, tra denunce e arresti naturalmente, 240 circa per furto, erano state 165 nel 2017; 20 per rapina contro le 17 del 2017; 18 per estorsione, 12 nel 2017; il resto per altri reati. Per quanto riguarda, infine, i controlli effettuati dai carabinieri lungo tutto il territorio provinciale l’aumento percentuale è del 25% circa: 48.500 controlli nel 2018 contro 38.500 del 2017; 57.000 circa le persone controllate contro le 43.000 del 2017; 43.500 circa i veicoli ispezionati contro i quasi 36.000 del 2017. Controlli intensificati anche per via dei numerosi incidenti stradali, anche mortali, consumatisi nel Piceno. «Sinistri – conclude il comandante provinciale dell’Arma – spesso causati dall’abuso di sostanze alcoliche».


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