Il commissario straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini, il sindaco di Rotella Giovanni Borraccini e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all’inaugurazione di Palazzo Magnalbò a Rotella
testo e foto di Simone Corradetti
Grande soddisfazione è stata espressa dagli abitanti di Rotella, e in particolar modo dagli sfollati che hanno trovato finalmente una casa, in attesa della ricostruzione, per l’inaugurazione di Palazzo Magnalbò. La struttura è situata nel centro storico del paese e ospiterà ben undici nuclei familiari. Questi ultimi potranno usufruire, anche in caso di abbondanti nevicate, di tutti i servizi necessari come negozi, mezzi pubblici, la farmacia e l’assistenza sanitaria. Scongiurato dunque il rischio della delocalizzazione, come prevista dalle casette di legno della “Soluzione abitative in emergenza” (Sae).
In occasione del taglio del nastro due anziane signore hanno aperto le porte al loro alloggio. Lo hanno mostrate, orgogliose, esprimendo grande soddisfazione nei confronti dell’Amministrazione comunale che si è subito mobilitata per limitare i disagi. Signore che inoltre fanno presente che gli appartamenti sono confortevoli e ben riscaldati senza rilevanti spese per le utenze di luce e gas. Presente nell’occasione anche l’assessore Marco Tirabassi. «Sono molto soddisfatto – dice Tirabassi – del lavoro svolto insieme al sindaco Giovanni Borraccini, perchè questi nuovi alloggi vanno a sostituire le Sae, che avrebbero creato disagi a causa delle loro delocalizzazioni, cioè fuori dalle mura del centro storico. Ci tengo a precisare – spiega Tirabassi – che gli appartamenti hanno le utenze autonome, e quindi ogni famiglia potrà usufruirne al meglio. Infine – conclude – l’arredamento della ditta “Virgili srl” di Comunanza è composto da materiale ignifugo, proprio per scongiurare qualsiasi tipo di rischio».
Il Comune di Rotella acquistò l’immobile nel 1983 per poi restaurarlo. A seguito del sisma del 2016, la struttura è stata sottoposta alla verifica di vulnerabilità per avere la certezza di consegnare un luogo sicuro agli sfollati e, soprattutto, per poterlo eventualmente trasformare in una casa di riposo, quando le famiglie coinvolte potranno finalmente rientrare nelle loro abitazioni.
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Dalle casette a Palazzo Magnalbò Ricostruzione, Rotella dà l’esempio
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