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“L’isola delle nebbie”:
un fantastico caso editoriale
made in San Benedetto

NELLA VERSIONE ebook, è in uscita lo spin off della trilogia fantasy “I cieli di un sole morente”. Scritto da Franco Giacoia, illustrato da Riccardo Amabili, entrambi sambenedettesi
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Franco Giacoia e Riccardo Amabili, autore e illustratore del libro

di Serena Reda

E’ una pubblicazione radicata nel territorio quella de “L’isola delle nebbie”. Il racconto si propone come uno spin off che segue le vicende di uno dei protagonisti della trilogia fantasy “I cieli di un sole morente”. Il primo volume è uscito per Astro editore il 27 giugno 2018 mentre per il nuovo racconto la pubblicazione sarà esclusivamente in digitale. L’autore Franco Giacoia spiega: «L’uscita è prevista in questi giorni. Il mio agente editoriale caricherà tutto sulla piattaforma digitale Streetlib». Lo scrittore è il sambenedettese Franco Giacoia, mentre le illustrazioni sono opera della felice mano e dell’estro creativo del grafico e programmatore di videogiochi (tra cui “Pablo Cavarez”) Riccardo Amabili, anche lui di San Benedetto.

Copertina per L’Isola delle nebbie realizzata da Riccardo Amabili

Per spiegare come è nata l’idea per questo libro, l’autore racconta che tutto è partito «da un gruppo di amici che idearono l’ambientazione per un gioco di ruolo. Tra questi Palmiro Mignini il quale ha collaborato al progetto. Poi – prosegue Giacoia – il modulo d’avventura originale piacque così tanto che mi fu chiesto di farne una versione romanzata». Tra gli scrittori fonte di ispirazione per Giacoia alcuni giganti del genere fantasy come Ursula Le Guin e Tolkien.

L’isola delle nebbie si sviluppa all’interno di una trilogia, quella appunto de “I cieli di un sole morente”, ma l’idea originale non era questa. Il primo volume di questa saga era infatti partito come un romanzo a sé, poi, ammette Giacoia, «man mano che la stesura andava avanti mi sono reso conto che arrivavano sempre idee nuove». Il mondo di Akarthia, luogo immaginario in cui si intrecciano le vicende, «offriva infinite possibilità di espansione». «Mi resi conto – continua Giacoia – che era difficilie far entrare in un volume unico. Dividerlo in tre parti mi è sembrata la cosa migliore».

Una missione nobile, quella che si propone l’autore con la sua opera. «Il fantasy – precisa infatti lo scrittore – è un genere abbastanza discriminato dalla grande maggioranza dei lettori, in realtà non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro genere in quanto tratta tematiche attuali della nostra società pur se spesso trasposte in mondi alternativi».


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