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Chiodi e Piunti, scoppia la pace:
il capogruppo non lascia la maggioranza

SAN BENEDETTO - Il sindaco lo convince a non mollare e il presidente della commissione commercio ci ripensa, ma pone delle condizoni: «Non mi interessa il rimpasto di giunta, ma ci deve essere collaborazione tra assessori e consiglieri. Finora non è stato così, siamo alla Bit ma la commissione turismo non si è mai riunita»
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di Martina Oddi

Carmine Chiodi conferma: era sul punto di lasciare la maggioranza, e solo una lunga telefonata di Pasqualino Piunti arrivata ieri sera lo ha convinto a proseguire. «Mi riconosco in questo malumore, e quando è trapelato ieri a mezzo stampa ha mandato in fibrillazione tutta la maggioranza. Sono stato chiamato dal sindaco. Durante una schietta e tranquilla chiacchierata abbiamo fatto una disamina delle mie problematiche – spiega Chiodi – non mi interessa il rimpasto di giunta, non pongo con il mio gruppo problematiche particolari se non dare un’accelerazione all’attività amministrativa per il bene dei sambenedettesi».

Carmine Chiodi

Chiodi accetta le rassicurazioni del sindaco, e sarà al suo fianco «in modo forte ma non incondizionato: la collaborazione tra assessori e consiglieri ci deve essere» ma finora non è stato così. «Basti pensare – continua Chiodi – che oggi siamo alla Bit e la commissione turismo non si è mai riunita. San Benedetto è una città a forte vocazione turistica, e abbiamo riconquistato il nostro primato nelle Marche. Ciò non toglie che un sano coinvolgimento di tutti gli amministratori può solo giovare al comparto e agli sforzi della giunta».

Sottolinea Chiodi: «La mia posizione critica nei confronti della maggioranza è infatti dovuta alla richiesta di un atteggiamento più consono. Fondamentale è avere rispetto per le idee che arrivano dai gruppi e dai singoli consiglieri per valutarne la portata: non vogliamo essere egemoni ma alla pari degli altri».

Il sindaco Pasqualino Piunti (Foto Cicchini)

Questo è basilare, secondo Chiodi, soprattutto nell’azione amministrativa quotidiana finalizzata a migliorare la qualità della vita dei cittadini. «Per questo dobbiamo essere compatti. Ad esempio ho esortato Assenti ad accelerare la realizzazione delle opere pubbliche ma anche nella gestione delle cose spicciole è importante la collaborazione. Chiedo venga riconosciuta a tutti gli amministratori credibilità nel dire e nel fare: per il mio ruolo non ho notato questo rispetto. Ho dato tanto e sto dando tanto, non solo in termini di amministrazione, ma anche politici per un sereno confronto in maggioranza. Ieri sera dopo una lunga telefonata il sindaco mi ha garantito una ripresa del nostro rapporto su basi solide, con la trasparenza, il rispetto, la considerazione dovute».

«Il sindaco infatti – conclude Chiodi – mi ha garantito che è un discorso che viene ripreso in modo diverso, ci possono essere dei momenti di appannaggio, ma il mio sostegno non lo elargisco in modo incondizionato: sto in maggioranza e ci rimango ma chiedo che le criticità che ho sottolineato vengano risolte. In primis il coinvolgimento dei consiglieri: non ne faccio una questione di rimpasto o ricerca di cariche. I nostri ruoli li conosciamo bene, io sto bene nel gruppo di lavoro che fa capo a Filippo Olivieri: prima che colleghi siamo amici, perciò chiedo consapevolezza agli assessori e ai consiglieri della necessità di una azione condivisa e corale».

Per questa volta Piunti ha salvato carro e buoi, ma la strada della maggioranza rivierasca si fa sempre più accidentata e ripida.


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