di Lino Manni
L’euromissile di Kragl nega la vittoria all’Ascoli al termine di una partita tutto sommato equilibrata dove si sono visti pochi tiri in porta. I bianconeri hanno creato (e sciupato, vedi tiro di Beretta) qualche occasione in più sottoporta. I rossoneri hanno avuto maggior possesso palla senza però creari grossi grattacapi a Milinkovic-Savic. Alla fine il punto va bene ad entrambe, anche se in classifica il passo è molto corto.
Il primo ad arrivare in sala stampa è l’autore del gol del pareggio, Oliver Kragl, all’ultimo minuto dei sei di recupero. «Sapevamo che era una partita difficile – ha dichiarato il tedesco del Foggia – l’Ascoli aveva sempre cinque giocatori dietro la linea della palla. Fare gol non era facile. Abbiamo provato a fare il nostro gioco fatto di un gran possesso palla. L’Ascoli si è difeso bene. Ci abbiamo creduto fino alla fine e con un po’ di fortuna siamo riusciti a far gol. Il pallone l’ho colpito in modo perfetto ed è finito dove il portiere non poteva arrivare».
E’ poi la volta del tecnico foggiano Pasquale Padalino: «Nel complesso non è stata una bella partita. Sapevamo che sarebbe stata una gara molto tattica e così si è sviluppata. L’Ascoli è un avversario che non ti lascia giocare. Sul vantaggio degli ascolani c’è stato un “concorso” di colpa della nostra difesa. Noi abbiamo provato a fare la partita e nella ripresa abbiamo messo l’Ascoli nella propria metacampo. Certo qualche problema in fase conclusiva l’abbiamo avuto ma credo che alla fine il risultato sia giusto». L’allenatore del Foggia commenta poi l’episodio dell’infortunio di Beretta: «C’è stato un normale contatto di gioco tra Ranieri e Beretta, poi c’è stata una grande confusione, ma non posso dire di aver visto cose particolari. Dico solo che sono episodi spiacevoli, da condannare, che in partite importanti possono accadere, ma che dobbiamo subito sdrammatizzare».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati