Sala stampa del “Del Duca”: Vivarini amareggiato (Foto Edo)
di Claudio Romanucci
Un’altra mazzata nel recupero. L’Ascoli butta via la vittoria di platino di uno scontro diretto che avrebbe allontanato quasi definitivamente il Foggia del suo raggio. Ad undici gare dal termine i bianconeri hanno avuto l’occasione di ficcare i satanelli a -9 ed invece Kragl ha riaperto il discorso col tiro della disperazione. Un vero peccato per Vivarini, arrivato vicinissimo al secondo successo consecutivo.
«Fa male molto, i tre punti di stasera erano troppo importanti per noi. Non serviva andare in quattro, si poteva tenere la palla e andare verso la bandierina. Questa situazione era accaduta anche con il Brescia. Casarini era arrivato anche a coprirlo ma Kragl è riuscito a trovare lo spazio e quel gran tiro. Nel complesso del Foggia mi ricordo solo un tiro dopo un angolo e poco altro, i rossoneri hanno la caratteristica di fare tanto possesso palla senza concedere spazi. Abbiamo avuto anche l’occasione per chiuderla, faccio i complimenti ai miei per come hanno interpretato la prova. Molte volte serve un pizzico di fortuna, con degli episodi a favore. In fase difensiva se ci abbassavamo di più favorivamo i loro tiratori, era questa la partita che dovevamo fare. Se si è compatti il dispendio di energie è relativo. Purtroppo i cambi sono stati forzati dagli infortuni di Valentini, Rosseti che ha un affaticamento al flessore e Beretta che è stato colpito a terra: un episodio spiacevole».
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