di Luca Capponi
(foto di Andrea Vagnoni)
Osservare i bambini che festeggiano il Carnevale fa bene al cuore. E’ il tramandare una tradizione che tra le cento torri è molto sentita, è la voglia di distrarsi, per un giorno, due o tre che siano, dalle noie di un quotidiano routinario e difficile, è lo stare insieme per crescere. E’ il regno della fantasia.
Ecco spiegato perché in molti non sono voluti mancare al colorato raduno che ha dato il via al periodo carnascialesco. Nella mattinata di giovedì grasso 28 febbraio, dunque, piazza del Popolo e piazza Arringo sono diventate il cuore dell’evento organizzato in tandem tra l’associazione “Il Carnevale di Ascoli” ed il Comune; oltre 2.000 bambini delle scuole e 24 gruppi mascherati a divertirsi tra coriandoli, animazione ed esibizioni. Chi in dialetto (come usanza vuole), chi cantando e ballando (con gli spericolati musici del Canzoniere Piceno Aprutino), magari insieme a Re Carnevale (un vulcanico Marco Olori) o a Buonumor Favorito (Amedeo Lanciotti), chi semplicemente…nel passeggino ma comunque in maschera. Il meteo particolarmente favorevole, con una giornata tipicamente primaverile, ha favorito la partecipazione di tutti.
I palcoscenici allestiti nelle due piazze (uno condotto da Marco “Micio” Regnicoli, l’altro da Stefania Di Agostino) hanno ospitato a turno le performance organizzate con perizia dai docenti e portate in scena dai bimbi; da Cecco l’astrologo (in onore del mito Francesco Stabili) fino all’antico Egitto, agli scacchi ed alla febbre non del sabato ma…della domenica sera. Menzione meritata, dunque, per gli istituti coinvolti: Malaspina, Rodari, San Serafino e Mozzano, Don Giussani, D’Azeglio, le scuole di Pagliare e Poggio di Bretta; e poi, ancora, San Domenico, Sant’Agostino, San Gaetano, via Speranza, Luciani-infanzia Montessori, Falcone e Borsellino, Ceci-Cantalamessa; la scuola di Villa Pigna e l’Isc Folignano-Maltignano.
Tante idee, tanta spettacolo, tanto amore per il Carnevale. Che non è solo Ascoli, ma anche Offida, Acquasanta e Castignano, coi piccoli “zanni” e i moccoli in prima fila a sancire un ideale gemellaggio tutto piceno.
Nel pomeriggio, sempre il salotto buono ha ospitato la trentaquattresima edizione della “Festa della Fantasia”, che ha visto in gara 6 gruppi: “Furia stran i a scola”, “Se probbia n’vuò mbarà te manneme a zappà”, “Li persò ce vò, no li pupazze”, “Che la pioggia e che lu sole se marita li cucciole”, “Ca’ semare e servtù ressemigghia tutte a li padrù”e “Ce stié 3 coccodrille”. Tra gli applausi del pubblico presente è stato proclamato vincitore il gruppo “Ca’ semare e servtù ressemigghia tutte a li padrù”, premiato da Re Carnevale.
Dopo la giornata di venerdì 1 marzo, dove l’obiettivo di sposterà ad Offida per il “Bove finto“, sabato si torna in città con altre iniziative interessanti come il raduno nazionale dei cosplay all’auditorium “Neroni” (ore 16) e la mitica raviolata organizzata da Li Precise al chiostro di San Francesco (ore 17,30).
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