Ninkovic esce senza salutare
capitan Troiano e Ciciretti,
poi otto pugni alla panchina

SERIE B - Nikola è genio e sregolatezza. Ma il nervosismo del trequartista serbo, sostituito a Carpi nell'ultima mezz'ora, non è giustificabile. Ha eccellenti doti tecniche, ma scarsa umiltà
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Il momento ddella sostituzione a Carpi: esce Ninkovic ed entra Ciciretti

di Bruno Ferretti

Nikola Ninkovic, 24 anni, serbo di Bogatic, trequartista dell’Ascoli, ha realizzato 4 gol (due su punizione). È uno dei migliori, diciamo pure il migliore in assoluto, sotto il profilo tecnico. E’ capace di giocate anche geniali, magari con qualche pausa di troppo. Pare che alcune squadre di Serie A lo stiano seguendo con interesse. Ma Ninkovic sembra avere difetti caratteriali che dovrebbe correggere al più presto. Brontola e protesta continuamente con arbitri e avversari, ma spesso anche con qualche compagno di squadra dopo un passaggio sbagliato.

Ninkovic mentre si avvicina alla panchina dopo il cambio

A Carpi il serbo è andato oltre. Era il 14′ della ripresa quando Vivarini lo ha sostituito. Ninkovic in settimana aveva avuto problemi alla schiena che ne limitavano la prestazione, fino a quel momento sotto i suoi standard. Da qui la decisione del cambio con Ciciretti (per la terza volta consecutiva in panchina). Ninkovic, uscendo dal campo, ha evitato di salutare il capitano Troiano che gli si è avvicinato forse per stringergli la mano, poi non ha neppure guardato in faccia Ciciretti pronto ad entrare in campo al suo posto. Un gesto davvero antisportivo e scortese. Diciamo pure antipatico. Pare che Ninkovic abbia detto qualcosa all’allenatore Vivarini e, dopo essersi seduto, ha sferrato ben 8 pugni contro la panchina (come riferito da un giornalista di Dazn che era nei pressi). Insomma una brutta scena di insofferenza che il giocatore poteva e doveva evitare. Una tensione ingiustificata.

Nikola è un buon giocatore, nessuno lo mette in dubbio, ma questo non lo autorizza a simili atteggiamenti. Un po’ più di umiltà di certo non gli farebbe male. Riprenderà gli allenamenti mercoledì, con un giorno di ritardo rispetto ai compagni perché aveva già avuto il permesso della società di tornare in Serbia.


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